Certo è agosto, le già risicate redazioni web dei giornali si ritrovano con organici all’osso e, forse, qualcuno pensa, erroneamente nell’era del mobile, che vi siano volumi di traffico inferiori al solito e che qualche “sbavatura” sia di poca importanza.
Quel che è sicuro è che non è proprio una settimana fortunata, diciamo, per i giornali del nostro Paese. Infatti, se lunedì documentavamo il caso di diverse testate che tutto fa pensare si copino vicendevolmente, e ieri, a titolo esemplificativo visto che, ahimè, si tratta di pratica quotidiana diffusa, mostravamo uno dei tanti casi, appunto, di giornalismo “scippa e marchialo”, oggi ci troviamo nella spiacevole situazione di dover evidenziare un altro caso non esattamente virtuoso, anzi.
Capita infatti che il Wall Street Journal il 10 agosto pubblichi un articolo titolato “5 Things to Know About China’s Currency Devaluation” sui problemi della moneta cinese. Capita, altrettanto, che il giorno dopo, ieri 11 agosto, il Sole24Ore pubblichi un articolo dal titolo “Cinque cose da sapere sulla mossa a sorpresa di Pechino sul cambio” che pare la riproduzione speculare, in italiano, di quello del giorno prima del quotidiano economico-finanziario.
Se le due testate avessero un accordo è molto strano che non venga citata la fonte e l’autore del primo pezzo, con quello del WSJ che è firmato mentre quello del Sole24Ore no.
Informazione all’italiana: kamikaze del copia-incolla.