Visto che il Survival Blog sta diventando un progetto epocale, almeno per quel che riguarda la narrativa online, credo sia giunto il momento di darvi qualche direttiva in più.
Dead line
Sono fermamente convinto che il gioco, per bello che sia, debba prima o poi concludersi. Quindi vorrei decidere una dead line che vada bene un po' a tutti. Al momento penso al febbraio 2011. Mese in cui vi chiederei dunque di chiudere le avventure dei vostri alter-ego survivalisti. Facendo due conti, dovreste quindi avere ancora dieci settimane circa per scrivere tutto ciò che vi viene in mente. Considerando la media di un post a settimana (chi vuole scriverne di più è liberissimo di farlo), disponete di almeno una decina di “capitoli” in cui dare una forma e una fine alle storie che state creando oramai da un mese (il SB è nato il 26 novembre... come me!).
Non importa COME finirete la storia. È chiaro che l'happy end non è obbligatoria, anzi. E, tra le altre cose, vi proibisco di tirar fuori dai vostri cilindri il colpo di scena del tipo “scopro la cura al prione e salvo il mondo”. Ricordate che i vostri alter ego possono essere sì più in gamba di voi, ma dubito che, fra cinque anni e in un mondo post-apocalittico, saranno in grado di salvare da soli l'intera umanità.
Tornando alla dead line, confermatemi se vi va bene fine febbraio (dando per scontato che chi vuole può anche finire prima).
Un filo comune
Innanzitutto tenete sempre presente il punto di partenza, ossia la Guida alla Pandemia Gialla. In essa ci sono tutte le informazioni necessarie per non perdere di vista il minimo comun denominatore di tutti i Survival Blog. Eviterei quindi di parlare di ricostituzione in grande del Governo Italiano o cose simili. Il mondo, tranne per quei paesi citati nella guida, è ancora a un punto di non ritorno piuttosto oscuro.
Liberi di inventare e ampliare lo scenario, ma cercate di non discostarvi eccessivamente dai parametri proposti.
Esiste poi qualcosa di simile a un plot “principale”, che riguarderà la mia storia e quella dei blogger che ne stanno prendendo spunto. Qualcosa si è già intuito nel quarto capitolo, altro si capirà nei prossimi episodi. Per “plot principale” intendo dire che è in esso ci sono dettagli ricorrenti in più Survival Blog, e che magari prima o poi convergeranno in punti di tangenza tra le varie storie.
Detto ciò specifico che NESSUNO è obbligato a riagganciarsi a questi dettagli, anzi, la varietà dei racconti è ciò che arricchisce la narrazione e la rende perfino realistica. Quindi avanti così!
Gli extra
Come già detto e ripetuto, il SB non è fatto di soli racconti. Sulla pagina ufficiale di Facebook sono presenti già molte foto a tema, tra finti articoli di giornale, rielaborazioni grafiche, poster della propaganda negli anni dello Yellow Panic, celebrità “giallizzate” etc etc. Chiunque è libero di aggiungerne altre.
Esiste poi un cortometraggio ufficiale, e due videoblog molto intriganti (qui e qui). Probabilmente ne arriveranno altri. Così come arriveranno altri video (ci sto lavorando) e degli shooting fotografici (ci lavorerò, spero) di taglio quasi professionale. Anche qui: ogni iniziativa a tema sarà ben accetta.
Il futuro
Mi pare evidente che il SB non finirà la sua esperienza con la mera parola fine alle varie storie che lo compongo.
Un domani mi piacerebbe utilizzare il meglio di quanto proposto in questi mesi e ricavarne qualcosa di bello e di duraturo.
Senz'altro ci sarà un ebook. Come e quando non si sa. Forse uscirà in forma di antologia, oppure ne nasceranno diversi, incentrati sui migliori Survival Blog proposti sul Web. Qualcuno pensa già a scrivere degli spin-off indipendenti... e fa benissimo!
Ma non è tutto. Idee e ipotesi rimbalzano tra i commenti. Si potrebbe realizzare un sito statico (io non ne sono capace) con tutti i link, le foto e video utilizzati strada facendo. Potrebbe anche nascere un DivX (o un DVD) da mettere in download gratuito e da pubblicizzare a destra e a manca. Magari nasceranno musiche e shooting fotografici a tema. Non sarebbe male anche l'idea di ricavarne un gioco interattivo, magari in forma di librogame, o di avventura grafica. Secondo me verrebbe una gran cosa.
Direi che, quando sarà il momento, sarà il caso di parlarne approfonditamente. Ma, se avete già qualcosa in mente, sentitevi liberi di proporre.
L'importante, comunque, sarà poter dire “ci siamo divertiti”.