Su Facebook è nato l’evento informiamo sul Gruppo Albatros, creato da Roberta Tiberia che si propone di fare quel che si voleva fare con la giornata nazionale contro l’editoria a pagamento: informare le persone.
Il fatto che la pubblicità del Gruppo Albatros giri su Mediaset induce davvero tante, tantissime persone ad avere fiducia cieca in quest’editore e a non spingersi oltre il loro sito web; basterebbe fare una breve ricerca per scoprire articoli come il nostro resoconto.
E’ giustissimo fare un’opera di divulgazione sul Gruppo Albatros, che essendo il più conosciuto tra gli editori a pagamento è quello che più viene gettonato dagli aspiranti scrittori, chiamiamoli così, ingenui. Tuttavia, è importantissimo fare divulgazione sugli editori a pagamento e sulle insidie che nasconde: quel che serve è spiegare a tutti che pubblicare a pagamento non è la norma, non è l’unico modo, non è la strada giusta.
Che l’editoria a pagamento promette mari e monti, ma alla fine non dà nemmeno un granello di sabbia.
Non tutta l’editoria a pagamento: stiamo parlando di quegli editori che si nascondono dietro a un dito e cercano di raggirare l’aspirante scrittore raccontandogli che non c’è altro modo, per pubblicare, che pagare, che tutti lo fanno, che è la pratica corretta.
Non cascateci anche voi: non è giusto pagare per lavorare. La maggioranza di voi che leggete quest’articolo è già informata sull’editoria a pagamento; quel che vi chiedo è di informare gli altri. In tutti i modi possibili.
Non appena il dossier sull’editoria a pagamento sarà pronto preparatevi a un’invasione. Non solo sul web.
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