Come incrementare il numero delle ragazze ad ingegneria?
Semplice: proponendole sin da piccole delle costruzioni rosa, perché il rosa piace alle bambine ed è il colore delle donne.
La GoldieBoxcontiene: un libro, figurine, una bambola Goldie, tanti animaletti e costruzioni incartati in un packaging rosa, lucido e acchiappante per le piccole aspiranti ingegnere. Le bimbe altro non devono che copiare quello che realizza Goldie nel libro . Le famose lampadine che si accendono negli ingegneri così dove vanno a finire?
Ma siamo sicuri che questa fantastica idea porterà le donne ad iscriversi ad ingegneria?
Personalmente sono molto scettica a riguardo. Non credo infatti che una bambina si avvicini ad un gioco- ritenuto da maschio- solo perché sia di colore rosa, probabilmente all’inizio, spinta dalla curiosità come ogni altr* bambin*, potrebbe giocarci ma se il gioco non le piace e non le interessa può essere anche pieno di strass sbrilluccicosi e di fiocchi ma lo lascerà in un angolo a prendere polvere.
Al giorno d’oggi purtroppo vengono imposte sin da piccoli –e soprattutto- delle distinzioni basate sul sesso, che spesso si vanno a concretizzare tramite l’utilizzo di colori: rosa per le bambine e azzurro per i bambini. Il vero problema che dovrebbe cercare di risolvere la nostra ingegnera americana, sta più nella mentalità che nei colori: una mentalità retrograda che vede la creazione di giocattoli per bambina rosa,lilla e viola quali pentole, assi da stiro e aspira polvere mentre i bambini vengono educati ad essere dei machi tramite l’utilizzo di fucili e pistole che vedono sulla confezione la presenza di mini Rambo. Una mentalità retrograda che prevede una distinzione così forte in lavori da uomo e in lavori da donna tanto da dover ricorrere a queste strategie di colori per avvicinare una bambina ad un settore ritenuto maschile al fine di non farla sentire un’aliena rispetto agli altri che preferirebbero delle professioni create appositamente per il loro essere uomo o donna.
Quando si parla di bambin* credo che il miglior gioco che gli si possa regalare sia la libertà intesa come libertà di scelta dei propri giocattoli e libertà di seguire la propria indole abolendo ogni tipo di stereotipo, cercando perciò di non creare sin da piccoli un ruolo che in un futuro si desideri che ricoprano facendogli credere che tramite l’utilizzo del rosa o dell’azzurro stiano facendo la scelta giusta. Sono fermamente convinta infatti che nessuna bambina da grande si avvicinerà ad una carriera solo perché oggi gioca con il kit della futura ingegnerA in rosa. Quando ero piccola avevo Gira la moda eppure non sono diventata stilista e mai ho desiderato esserlo.
A cosa serve creare un giocattolo rosa per le ingegnere di domani se nel momento in cui verrà preso un giocattolo non consono alla propria natura si etichetterà lo stesso il\la bambin* come femminuccia o maschiaccio?
Le motivazioni che hanno spinto la Sterling alla creazione di questo gioco saranno sicuramente buone ma il metodo trovato non mi piace per niente, anche perché bisognerebbe stimolare l’inventiva per una futura ingegnerA e non far scopiazzare da un libricino le cose da fare con i nastrini.
Pensare che sia necessario il colore rosa affinché vengano acquistati per le bambine kit-ingegnere non è un fatto entusiasmante
Si sta cercando di rendere femminile una professione che in molti pensano sia maschile. Ma siamo davvero sicuri che uno strass, un nastrino colorato e un packaging rosa rappresentino la strada giusta? Io direi proprio di no.
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