Inghilterra, dalla Football Association una stretta ai social media

Da Kobayashi @K0bayashi

Il corrispettivo inglese della Federcalcio, la FA (Football Association), ha emesso una nota ufficiale per chiarire ai suoi associati le linee di orientamento rispetto all’uso dei social media: i giocatori sono stati invitati dalla Federazione ad un corretto utilizzo di Twitter, Facebook, blog e degli altri strumenti di social networking dopo che l’ala olandese del Liverpool, Ryan Babel, è stato multato di 10mila sterline a gennaio per aver pubblicato su Twitter una foto ritoccata dell’arbitro Howard Webb con la maglia del Manchester United.

Soltanto la scorsa settimana, inoltre, ha rischiato grosso anche Jack Wilshere dell’Arsenal: dopo aver definito in 140 caratteri la presunta “inconsistenza” dell’operato del direttore di gara Phil Dowd nell’ultima partita giocata dai Gunners londinesi, infatti, il centrocampista inglese ha accusato il fischietto di aver letteralmente “ucciso la partita”. Ma, almeno in questo caso, pare averla scampata per un soffio.

In particolare la FA ha messo in guardia sul fatto che i commenti postati su tali siti, anche se resi visibili soltanto a un limitato numero di persone, sono da considerarsi di “pubblico dominio” e di conseguenza alla stregua di un commento pubblico effettuato ai microfoni di una trasmissione sportiva o in una conferenza stampa, quindi passibili di sanzioni disciplinari in caso di toni che risultino minacciosi od offensivi o di frasi ritenute improprie o lesive della reputazione di qualche altro associato della Federazione.


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