Con soli due euro sarà possibile partecipare sabato 5 marzo 2016 a delle straordinarie visite guidate organizzata dallo stesso Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli. Le visite si terranno tra le ore 10 e le 12,30 e partiranno ogni 40 minuti circa.
Il prestigioso istituto scientifico torna ad aprire le sue porte con " Sabato c'è il Sole...tempo permettendo," un'apertura straordinaria con visite guidate al MuSA Museo degli Strumenti Astronomici, al padiglione del Cerchio Meridiano di Repsold e per finire con osservazioni del Sole (meteo permettendo) in collaborazione con l'UAN.
Tutte le informazioni vanno richieste a eventi@oacn.inaf.it . Nell'Osservatorio è disponibile, fino ad esaurimento posti, anche un ampio parcheggio.
L'Osservatorio Astronomico di Capodimonte di Napoli
La prestigiosa istituzioni scientifica napoletana ha origine antiche. Nel 1735 il ministro Celestino Galiani propose la riforma del sistema scolastico nel Regno di Napoli, poi approvata dal Re Carlo di Borbone. Nel piano fu proposta, per la prima volta nel Mezzogiorno, la creazione della cattedra di Astronomia e Nautica, "stante sia la lunga pratica dell'orientamento in mare tramite l'osservazione del cielo, ché la necessità di istruire le nuove generazioni al miglioramento delle tecniche di navigazione".
Da allora, ufficializzato lo studio dell'astronomia, sorse il problema di strumenti adeguati e di un luogo dove "osservare" gli astri. Una specola dunque, che mancava nel Regno dove però esistevano piccoli osservatori "privati" (di Lord Acton e del principe di Tarsia).
Per l'osservatori che noi conosciamo bisogna aspettare Gioacchino Murat e il governo francese del regno che, dopo l'Orto Botanico, volle nel 1812 la fondazione dell'Osservatorio Astronomico. La scelta del luogo cadde sulla collina di Miradois vicina al nuovo palazzo di Capodimonte e nel novembre del 1812 iniziarono anche i lavori.
I Borbone e l'apertura dell'Osservatorio
Ma fu grazie al ritorno dei Borbone che, con altri lavori, nel 1819 inaugurarono l'istituzione scientifica. A perenne ricordo sul fronte dell'edificio ancor oggi possiamo leggere l'iscrizione "Ferdinandus I / Astronomiae Incremento / Mdcccxix ". Oggi l'Osservatorio di Capodimonte può annoverarsi tra gli istituti internazionali più attivi e prestigiosi al mondo. Visitarlo è sempre un'emozione anche perché dalla collina di Capodimonte la posizione dell'osservatorio è panoramicissima.
L'edificio storico, detto della Specola, ha poi un suo fascino particolare: da uno scalone monumentale si arriva ad un'ampia terrazza su cui c'è la facciata principale. Le due torri circolari, costruite in epoca successiva, contengono strumenti troppo grandi che non trovarono altra sistemazione. Nel piazzale antistante ci sono le sei colonne sormontate dalla scritta dedicata al re Ferdinando I, mentre all'interno dell'osservatorio è alloggiato anche il Museo degli strumenti antichi.
Il Museo degli strumenti antichi
Il museo conserva circa cento oggetti ed è unico nel Mezzogiorno. Contiene gli strumenti astronomici utilizzati nell'Ottocento che per quei tempi, erano d'avanguardia. Oltre ai suddetti pezzi esistono anche due strumenti del 1500 che provengono dalla collezione Farnese nonché il cerchio meridiano di Reichenbach, tra i primi e più importanti strumenti dell'Osservatorio. Visitarlo, oltre che un obbligo per i napoletani, si rivela anche un piacere per i magnifici giardini e il bel panorama in cui è ospitato.
Di recente è stato recuperato il primo strumento che compì la prima osservazione da Capodimonte. Questo strumento, ritenuto oramai perduto, è stato ritrovato e restaurato e oggi è esposto in Osservatorio, negli spazi del MuSA-Museo degli Strumenti Astronomici. Si tratta di un circolo ripetitore costruito dal meccanico di Monaco di Baviera, Georg von Reichenbach.
Il circolo ripetitore fu il primo strumento ad essere collocato nella cupola est dell'osservatorio e la sera del 17 dicembre 1819 l'astronomo Carlo Brioschi compì la prima osservazione da Capodimonte: "α cassiopea sopra il polo". La prima di due anni di un'intensa attività di misure conclusa con la pubblicazione del volume "Comentarj astronomici della Reale Specola di Napoli". In questo volume oltre ai risultati scientifici raccolti da Brioschi sono pubblicate delle belle incisioni dell'Osservatorio e dei suoi strumenti, a partire dal circolo ripetitore.
Visita straordinaria all'Osservatorio Astronomico: prezzi, orari e date
- Quando: sabato 5 marzo 2016
- Orario: visite tra le ore 10 e le 12,30 e partiranno ogni 40 minuti circa.
- Dove: Via Moiariello, 16, 80131 Napoli
- Prezzo biglietto: 2,00€ bambini gratis sotto i 10 anni
- Contatti e informazioni: Pagina facebook