INGUSCEZIA: Magas, la città-bunker da cui controllare il paese

Creato il 28 novembre 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 28 novembre 2012 in Caucaso, Città (in)visibili, Inguscezia, Nord Caucaso », Slider with 0 Comments
di Emanuele Cassano

Nell’Inguscezia centro-occidentale, attraversata dal fiume Sunža, a poca distanza dalla città di Nazran, si trova Magas, la capitale della piccola repubblica autonoma russa. Il paese, situato vicino al confine con l’Ossezia del Nord, presso l’irrequieto rajon di Prigorodnyj, conta solo 350 abitanti, rappresentando quindi il capoluogo amministrativo più piccolo di tutta la Russia.

La città venne fondata nel 1995 per volere dell’allora presidente inguscio Ruslan Aušev, il quale voleva creare una città che avrebbe dovuto ospitare in un futuro non troppo remoto le nuove sedi governative e amministrative della repubblica, costruendo una vera e propria roccaforte dalla quale controllare il paese. Nel 2002 la capitale della repubblica venne spostata ufficialmente a Magas, che da questo momento in avanti diventa quindi il centro operativo del governo inguscio, il luogo dal quale i leader del paese impartiscono gli ordini. Prima di allora la capitale era Nazran, principale centro dell’Inguscezia situato nella zona centro-meridionale del paese. Popolata da circa 100.000 abitanti, da Nazran passa un’importante arteria stradale che da Rostov porta fino a Machačkala, in Daghestan, attraversando tutto il Caucaso settentrionale. Qui si trova anche una stazione ferroviaria situata sulla tratta Rostov – Baku, e nelle vicinanze è presente anche  un aeroporto. Perché allora il governo ha deciso di spostare la capitale da Nazran a Magas?

La creazione di Magas venne pianificata ad hoc dai vertici del governo inguscio, i quali volevano isolarsi dalla tumultuosa città di Nazran, cercando un luogo dove creare un vero e proprio quartier generale, un bunker dove proteggersi dagli attacchi dei ribelli ma allo stesso tempo un fortino dal quale poter governare più agevolmente il paese. Magas è formata da imponenti edifici postmoderni, qui si trova la sede del governo, gli organi direzionali del paese, alcune banche e una sede del FSB (Federal’naja služba bezopasnosti), ovvero il servizio segreto erede del KGB sovietico. Gli edifici governativi sono protetti da imponenti mura, e la città è circondata da innumerevoli posti di blocco che ne limitano l’accesso. Da qui il governo controlla l’intero paese, qui vengono prese le decisioni più importanti: come contrastare il dilagante terrorismo o quando attuare le dure spedizioni punitive che hanno come obiettivo i piccoli villaggi e le campagne ribelli.

Date le sempre più frequenti proteste attuate dall’opposizione e i numerosi attacchi terroristici che colpiscono la regione, il governo ha deciso di includere la città di Magas nell’elenco delle “zone rosse” del paese, ovvero zone facilmente soggette a disordini, dove è alto il livello di tensione, motivando questa scelta ricordando che la città ospita come detto numerosi edifici governativi ed amministrativi, possibili obiettivi per i terroristi. Oltre a Magas sono considerate zone a rischio anche il centro di Nazran e il piccolo villaggio cosacco di Nesterovskaja.

Tra lotte di potere, corruzione, mafia e spargimenti di sangue Magas si trova al centro di un paese che versa in gravissime difficoltà. Giudicato da Human Rights Watch una delle repubbliche più violente del Caucaso, l’Inguscezia si trova da tempo sull’orlo di una guerra civile. La posizione geografica del paese, situato in mezzo a regioni fortemente instabili come Ossezia del Nord e Cecenia, non aiuta a risolvere una situazione che sembra più che mai compromessa. Il governo, spostandosi da Nazran per rifugiarsi nella città-bunker di Magas, ha dato il chiaro segnale di volersi allontanare ulteriormente dalla popolazione inguscia, sia fisicamente che metaforicamente, diminuendo così la propria popolarità, già ai minimi storici, e incentivando maggiormente la guerriglia antigovernativa che da anni insanguina il paese.

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Tags: Cecenia, Emanuele Cassano, guerra al terrorismo, guerra civile, inguscezia, Magas, Nazran, Ossezia del Nord, Ruslan Aušev Categories: Caucaso, Città (in)visibili, Inguscezia, Nord Caucaso », Slider


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