Inizia una nuova settimana con il Festival di Venezia

Creato il 03 settembre 2012 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Pubblicato il 3 settembre 2012 con Nessun Commento

LUNEDI’ 3 SETTEMBRE

Sesto giorno di proiezioni a Venezia. Tra i film in programma oggi, nella sezione “Orizzonti”, troviamo “Leones” di Jazmín López e “Kapringen” (A Hijacking) di Tobias Lindholm. Fuori concorso ci saranno: ”Anton tut ryadom” (Anton’s Right Here) di Lyubov Arkus e “Disconnect” di Henry-Alex Rubin. In concorso, invece: “Outrage Beyond” di Takeshi Kitano e “Après Mai” di Olivier Assayas.

GLI ARRIVI DI OGGI SUL RED CARPET

Tanti gli arrivi previsti per oggi al Festival di Venezia. Grande attesa per il cast di “Pieta”: calcheranno il red carpet il regista Kim Ki Duk e gli attori Cho Min-soo e Lee Jung-jin. Nella trama del film (che sarà proiettato domani) spicca Kan-do, l’uomo che lavora per uno spietato strozzino. Il suo compito è quello di recuperare le somme dovute dai pagatori insolventi e per farlo ricorre a metodi più che violenti, dimostrando di non provare pietà per alcuno. Cresciuto senza famiglia e abituato alla solitudine, un giorno riceve la visita di una misteriosa donna di mezza età che gli rivela di essere sua madre. Nonostante non ricordi niente di lei, Kan-do con il passare dei giorni comincia a manifestare delle prime forme di affetto nei suoi confronti fino a quando non scopre il terribile e triste segreto che lei si porta appresso…
Per “Diamond Sutra” di Tsai Ming Liang sempre nella giornata di oggi sono attesi il regista in persona e Lee Kang-sheng. Non mancheranno poi volti italiani: è infatti arrivato anche il giorno di Leonardo Di Costanzo e del suo film “L’intervallo” con Francesca Riso e Alessio Gallo.

Padre dell’adattamento cinematografico del romanzo “Sennen no Yuraku” (di Kenji Nakagami), Koji Wakamatsu calca la terra nostrana per presentare “The Millennial Rapture”, il film che narra sei differenti storie di giovani uomini appartenenti alla casta dei burakumin, agli ultimi gradini della scala sociale giapponese. Violenza, politica ed esistenzialismo si intrecciano nel dipingere un universo di personaggi ai margini della piccola comunità di Roji dove anime perse, donnaioli e membri della yakuza si ritrovano a condividere la stessa visione mitica del mondo.

Oggi è previsto l’arrivo di Paul Negoescu (regista) e Andrei Mateiu per il film rumeno “O luna in Tahilandia”, pellicola che parla di una giovane coppia di laureati che entrerà in crisi.

Attesa anche per Adolfo Conti, regista di “Gli anni delle immagini perdute” che sarà presentato nei prossimi giorni  nella sezione “Venezia Classici”. Il lungometraggio è il racconto potenziale e parallelo dei film mai realizzati di uno dei più grandi autori del nostro cinema: Valerio Zurlini.

Angela Laurino


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