Verona è una di quelle città che ti tocca il cuore. Una di quelle che poi se lo tiene. È un luogo dove storia, arte, musica e letteratura si incontrano. Qui si respira creatività, è la città stessa che la emana. Ci ho vissuto per tre anni e, ogni volta che ci torno, mi sento a casa, per questo, forse sono un po’ di parte. È una realtà che, come tutte le città, non metterà mai d’accordo tutti, tranne che su una cosa: Verona è bella. Punto.
“Verona è bella. Punto.”
L’UNESCO l’ha dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 2000 ed è facile intuirne il motivo: è una delle maggiori città d’arte italiane, un gioiellino del nord est del nostro Paese che merita di essere visitato almeno una volta. Si potrebbero dire tante cose su questa magica città, ma, prima, è meglio fare una presentazione, una di quelle semplici, del genere “Se dovessi descriverla in pochi punti, cosa diresti?”. Cosa direi?
“…è meglio fare una presentazione…”
Verona è l’Arena, quella magica struttura circolare che ti accoglie non appena scendi dall’autobus, quella che ti si staglia davanti quando arrivi alla fine di Via Mazzini, la via dello shopping, arrivando da Piazza Erbe. Un teatro all’aperto fatto di sensazioni, che fa vibrare la piazza durante i concerti e che emoziona durante gli spettacoli. È il luogo dal quale nasce la stella cometa che illumina Piazza Bra durante il periodo natalizio, è il luogo che assomiglia al Colosseo, ma a me piace di più, perché è più piccola, è più intima, ma ha tanto da dare.
“…quella magica struttura circolare che ti accoglie non appena scendi dall’autobus.”
Verona è la casa di Giulietta, con le sue lettere, i suoi lucchetti e i suoi messaggi di speranza, di gratitudine e di dolore. La sua statua è lì, paziente, mentre orde di turisti si fermano per fare una foto, mettendo una mano sul suo seno ormai consumato, nella speranza che porti davvero fortuna in amore come dicono. Mi piace crederci, perché con me ha funzionato. Giulietta sembra guardare l’entrata, in attesa del suo Romeo, che non abita troppo distante, ma che, ora, chissà dov’è.
“Giulietta sembra guardare il vuoto, in attesa del suo Romeo, che non abita troppo distante, ma che, ora, chissà dov’è.”
Verona è Piazza Erbe, con le sue turistiche bancarelle che riposano, chiuse, durante la notte, con le luci a cascata e l’albero gigante a Natale, con la vicina Torre dei Lamberti che, come il Castello di San Pietro, offre una vista spettacolare della città. A differenza di Piazza Bra, dove sorge l’Arena, questo è un luogo più intimo, più piccolo, ma con una vitalità incredibile durante il giorno. Un luogo dove fermarsi un secondo ad osservare il via vai caotico di tutte le persone che sono a Verona perché ci vivono o per viverla, anche solo per un giorno.
“…con la vicina Torre dei Lamberti…”
Verona è il Castello di San Pietro, che controlla la città dall’alto. Un numero imprecisato e apparentemente infinito di gradini ti porta su una terrazza panoramica dalla quale puoi vedere la città e l’Adige che scorre vivace e la circonda come in un abbraccio. Puoi vedere i campanili, puoi vedere i suoi innumerevoli ponti, puoi vedere lei in tutta la sua bellezza.
“Puoi vedere i campanili, puoi vedere i suoi innumerevoli ponti, puoi vedere lei in tutta la sua bellezza.”
Verona è Castelvecchio, con il suo ponte di mattoni che attraversa l’Adige, imponente e forte come solo i ponti antichi sanno essere. Una passeggiata sopra il fiume, circondata dalle mura massicce, che, ad intervalli regolari, regalano qualche spazio, qualche fessura, per poter ammirare quello che sta sulle due sponde del fiume.
“Una passeggiata sopra il fiume, circondata dalle mura massicce…”
Verona in cinque punti è questo, ma, nella realtà, è molto di più. È le sue viuzze, i suoi negozi, i suoi messaggi sparsi per la città, le sue chiese, le sue mura, il Teatro Romano e le sue porte. Verona è anche la passeggiata lungo l’Adige, d’estate, con il sole che brucia e il vento che, salendo dal fiume, dà un po’ di sollievo. Verona è il freddo pungente d’inverno, l’afa d’estate. È la scivolata sul marciapiede bagnato dalla pioggia. Verona è fatta di studenti che si perdono in Università e che fanno le corse dalla stazione all’Ateneo, perché, si sa, i treni sono quasi sempre in ritardo. Verona è fatta di turisti con il naso all’insù: sudamericani e giapponesi fra tutti, con le macchine fotografiche in mano e il cappello in testa. Verona è fatta di veronesi che ormai sanno come schivare, tra le vie, tutti gli altri.
Verona è fatta di occhi a cuore, perché non puoi non innamorartene.
“…i suoi messaggi sparsi per la città…”
«In fair Verona, where we lay our scene.»
William Shakespeare, Romeo e Giulietta
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MAPPA E INFO
Verona è un capoluogo di provincia del Veneto, non è distante dal Lago di Garda e dal confine con la Lombardia.
Dalla stazione di Verona Porta Nuova è possibile raggiungere il centro in pochi minuti prendendo uno dei tanti autobus (linee 11, 12, 13, 51, 90, 92 93, 98, 510), che fermano proprio in Piazza Bra. Alcuni autobus presenti in stazione arrivano però proprio da lì, assicurarsi quindi di salire su quello che va in direzione centro (normalmente sul primo marciapiede).
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1. Arena, 2. Casa di Giulietta, 3. Piazza Erbe, 4. Castello di San Pietro, 5. Castel Vecchio.