Innamorarsi in libreria...

Da Silvia

Vago nel mio negozio preferito di sempre:la libreria, alla ricerca di un regalo per un compagno di classe di Giacomo, ho un mal di testa pulsante, un ciclo stile alluvione autunnale, i capelli unti come solo gli ormoni femminili sanno rendere tali ed un pezzetto di morte nel cuore.
Finalmente, ad un certo punto trovo Il Libro.
E' un libro bellissimo per un bambino di sei anni.
"Ha una grafica a dir poco spettacolare" penso massaggiandomi le tempie dilaniate dal dolore.
Leggo due piccole righe di questo libricino profumato di nuovo e le parole mi catturano definitivamente, lo accolgo fra le mie braccia e lo porto in cassa.
Lo passo distratta al giovane cassiere vestito di rosso come la mia libreria preferita e lui dice:"questo libro è meraviglioso..."
Alzo gli occhi e li punto in quelli che scopro essere due bellissimi occhi azzurri montati su un faccino piacevole e fresco, balbetto:"come scusi?"
"no, dicevo che è un libro bellissimo, l'ho letto sei volte"
"Si, emh, ha colpito molto anche me", nella testa sento martellare un pensiero solo:"avrà 35 anni e legge i libri dei bambini e gli piacciono e li rilegge più volte, ommioddio".
"Ha una grafica incredibile poi"
"si, infatti è la prima cosa che mi ha colpita"
"poi però leggendolo si scopre che è proprio una bella storia, una bellissima storia"
"L'ho immaginato da alcuni stralci letti in fretta poco fà effettivamente"
"Vedrà che bello glielo incarto?"
"si lo incarti, è un regalo per un bambino amico di mio figlio, purtroppo ho il vizio di regalare praticamente solo libri"
"Anche io sempre, solo libri"
"E poi regalo solo libri che ho letto e che vanno bene per..."
"per quella persona, scelto apposta per lei o lui"
"Si appunto che sia perfetto per il destinatario, metto sempre una dedica poi..."
"scritta a penna nella pagina bianca all'inizio?"
"Si certo, mai senza dedica"
"Anche io"
"Buona giornata"
"Anche a te e buon lavoro"
...
Una volta in macchina ho scartato il pacchettino anch'esso rosso, ho letto il libro e l'ho tenuto per casa nostra, per i miei figli, ma soprattutto per me.
E' un libro con una storia bellissima, di un bambino innamorato che non ha parole per raccontare il suo amore alla bambina del suo cuore ed allora le grida:"ciliegia, polvere e seggiola!" che sono le uniche parole che possiede, e lei lo bacia con trasporto e gli occhi socchiusi.
Ora le cose sono due, o torno immediatamente in libreria gridando al commesso:"ciliegia, polvere e seggiola" o mi convinco che sia un assassino seriale pedofilo e molto molto rompicoglioni.