innestare piante da frutto

Creato il 22 giugno 2012 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Gli innesti sono delle pratiche colturali che consistono nell’unire tra loro due parti di pianta appartenenti alla stessa famiglia. Praticati in agricoltura e giardinaggio, queste tecniche permettono di creare varietà più resistenti alle avversità, con frutti più gustosi e piante dal portamento più gradevole o vigoroso. L’abitudine di innestare tra loro parti di due piante diverse è frequentemente praticata per gli alberi e le piante da frutto in genere. In queste specie vegetali l’innesto si presenta spesso come una impellente necessità dovuta al fatto che, in alcune condizioni, le piante da frutto potrebbero anche non fruttificare o fruttificare male oppure dare dei frutti qualitativamente ed esteticamente non commerciabili. Gli innesti delle piante da frutto si possono anche praticare in giardino, sempre per gli stessi motivi agricoli, ovvero maggiore resistenza della pianta alle avversità climatiche e alle malattie e miglioramento qualitativo e produttivo dei frutti.

Obiettivi


Gli obiettivi che stanno alla base degli innesti delle piante da frutto sono stati, in parte menzionati, al precedente paragrafo. Ma è sempre opportuno ricordarlo, perché conoscere tutte le finalità degli innesti permette di ottenere risultati migliori e più duraturi nel tempo. Nelle piante da frutto l’innesto serve a migliorare qualitativamente e quantitativamente la produzione della pianta. Le piante da frutto spontanee possono fruttificare da sole, ma, a volte, le condizioni del clima o del terreno rendono impossibile questa fase dello sviluppo vegetativo della pianta. Tutto questo può accadere quando i terreni hanno una composizione chimico fisica incompatibile con le necessità di accrescimento della pianta. Esistono, ad esempio, varietà di pero che non riescono a fruttificare nei terreni calcarei. In questi casi si rende necessario innestare queste varietà, che altrimenti non riuscirebbero in alcun modo a fruttificare.

Come procedere


Per innestare gli alberi e le piante da frutto si seguono alcune tecniche specifiche che si rifanno gli stessi principi generali dell’innesto: unire tra loro parti di due piante diverse. La differenza tra gli innesti delle piante da frutto e le altre specie di piante, consiste solo nelle tecniche di unione tra le piante e nella scelta delle parti utilizzate per gli stessi innesti. In agricoltura e giardinaggio, infatti, si possono praticare due diverse tipologie di innesti: a marza e a gemma, dove la marza e la gemma si riferiscono alle parti di pianta da innestare sull’altra. La pianta che riceverà le marze o le gemme si chiama portainnesto, su cui dovrà essere praticato un taglio o una ferita che ospiterà le marze o le gemme. Dal tipo di taglio effettuato si potrà parlare di innesto a spacco, a corona, a scudetto a becco di luccio, eccetera. Gli innesti delle piante da frutto sono prevalentemente a gemma. La gemma è il germoglio che fuoriesce dal ramo della pianta, quindi una parte molto delicata e senza radici. La marza è, invece, una porzione di ramo contenente due o tre gemme. Gli innesti a gemma si sono rivelati molto efficaci per le piante da frutto, per via delle loro elevate possibilità di attecchimento. Le gemme, lunghe massimo tre centimetri, vanno prelevate da piante da frutto giovani e sono immediatamente utilizzabili, questo rappresenta un vantaggio rispetto agli innesti con le marze, che devono essere prelevate dalla pianta con un certo anticipo rispetto all’epoca dell’innesto. La gemma si preleva da una pianta da frutto il più possibile simile a quella da innestare. Il prelievo delle gemme deve avvenire dalla parte mediana del ramo, che si può privare delle foglie in modo da prelevare le gemme con la massima visibilità e cautela. La gemma così ottenuta andrà innestata nella pianta principale, detta portainnesto.

Scelta del portainnesto


La scelta del portainnesto è in grado di condizionare fortemente la riuscita dell’innesto stesso. Per le piante da frutto è meglio scegliere portainnesti giovani, vigorosi e compatibili con le condizioni del terreno e del clima in cui verrà coltivata la varietà da innestare. Naturalmente la specie che fungerà da portainnesto deve essere compatibile con quella da cui si è prelevata la gemma. Le due parti devono, infatti, appartenere alla stessa famiglia vegetale. I portainnesti che si rivelano maggiormente efficaci per gli innesti degli alberi da frutto sono quelli originatesi per seme, chiamati francs. I portainnesti da seme sono ideali per gli innesti eseguiti da neofiti o da persone che si avvicinano per la prima volta al giardinaggio, in quanto garantiscono elevate probabilità di riuscita dell’innesto. Il portainnesto va poi tagliato con un coltello, al centro del tronco per gli alberi, e a qualche centimetro dalla base, per le piante, avendo cura di creare una ferita a forma di T non superiore ai tre centimetri di diametro. Dopo il taglio, la pelle del legno va asportata delicatamente con una spatola. All’interno di questa fenditura, precisamente sotto la corteccia, dovrà essere posizionata la gemma, che andrà ricoperta con la parte di corteccia che fuoriesce dalla fenditura e legata con una rafia, in modo da far sporgere solo la testolina del germoglio, ovvero il peduncolo. Questo innesto viene detto a occhio o a scudetto perché la parte di gemma che sporge all’esterno sembra simile a un piccolo occhio.

Quando innestare


L’innesto a occhio o a scudetto, nelle piante da frutto, si pratica tra la primavera o l’estate. In base alla stagione dell’innesto, si avrà quello a gemma dormiente e quello a gemma vegetante. L’innesto a gemma dormiente avviene a fine agosto, quando la pianta ha completato il suo ciclo vegetativo, mentre quello a gemma vegetante avviene quando la pianta è in piena attività. L’innesto a gemma vegetante consente un prelievo più semplice delle gemme, poiché le pianta, durante la stagione vegetativa, è in “succhio” e presenta una corteccia molto morbida. La stagione dell’innesto dipenderà comunque dal tipo di varietà da innestare. L’albicocco, il pesco, il mandorlo,il ciliegio, il pesco, il pero e il prugno, si innestano a gemma dormiente, mentre gli agrumi, a gemma vegetante.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Fiore di cactus

    È stato qualche giorno fa che ho notato una piccola protuberanza scura e pelosa uscire dalla mamillaria – uno dei generi più diffusi di cactacee. Leggere il seguito

    Il 26 giugno 2015 da   Ortoweblog
    GIARDINAGGIO, HOBBY
  • Le piante succulente

    Diversamente dalle Cactacee e dalle Agavacee, le succulente, nella maggioranza dei casi, crescono in ambienti caratterizzati da un lungo periodo di siccità che... Leggere il seguito

    Il 25 giugno 2015 da   Lory663
    GIARDINAGGIO, HOBBY, I NOSTRI AMICI ANIMALI
  • Come in un libro di fiabe (su Houzz)

    Landscape in stile Rustic di CLC Landscape Design, Architetti e Designer del Paesaggio, Ringwood Il mio articolo sui giardini incantati -su Houzz “Tu! dov’è la... Leggere il seguito

    Il 24 giugno 2015 da   Lidiazitara
    GIARDINAGGIO, HOBBY
  • Le piante grasse pag_2

    Le piante grasse sono caratterizzate dalla capacità di immagazzinare acqua nei tessuti, queste piante presentano forme svariate e spesso bizzarre e fioriture... Leggere il seguito

    Il 24 giugno 2015 da   Lory663
    GIARDINAGGIO, HOBBY, I NOSTRI AMICI ANIMALI
  • come fare l’oleolito di iperico

    il 24 giugno, preparate l’olio di iperico, altrimenti conosciuto come olio di San Giovanni. Un antico rimedio che per la sua facilità di preparazione è... Leggere il seguito

    Il 23 giugno 2015 da   Aboutgarden
    GIARDINAGGIO, HOBBY, LIFESTYLE
  • Il giardino abbandonato

    Il mio vicino, persona dotta e grande letterato, conoscendo la passione che nutro per le piante, mi ha prestato un vecchio libro nel quale ha trovato due... Leggere il seguito

    Il 19 giugno 2015 da   Aboutgarden
    GIARDINAGGIO, HOBBY, LIFESTYLE