Les Anarchistes riarrangiano l'Inno del Primo Maggio, scritto da Pietro Gori sulla base della melodia del Va' pensiero, il coro del Nabucco verdiano, nel 1892 a San Vittore dove era stato rinchiuso preventivamente.
[video: Olvetid]
Vieni o maggio t'aspettan le genti,
ti salutano i liberi cuori,
dolce Pasqua del lavoratori
vieni e splendi alla gloria del sol.
Squilli un inno di alate speranze
al gran verde che il frutto matura,
alla vasta ideal fioritura
In cui freme il lucente avvenir.
Disertate, o falangi dl schiavi,
dai cantieri, dall'arse officine,
via dai campi, su dalle marine,
tregua tregua all'eterno sudor.
Innalziamo le mani incallite
e sian fascio di forze fecondo,
noi vogliamo redimere il mondo
dal tiranni de l'ozio e de l'or.
Giovinezze, dolori ideali,
primavere dal fascino arcano,
verde maggio del genere umano,
date al petti il coraggio e la fé.
Date fiori ai ribelli caduti
collo sguardo rivolto all'aurora,
al gagliardo che lotta e lavora,
al veggente poeta che muor.