Anche all’indomani della fusione con l’INPS, l’ente previdenziale mette a disposizione fondi per finanziare, attraverso l’erogazione di prestiti a tasso molto conveniente, somme di denaro ai dipendenti pubblici e pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
In questo periodo di crisi, molte persone lamentano la difficoltà di accedere al credito. Capita di frequente, tuttavia, che ci sia bisogno di affrontare delle spese che richiedano la disponibilità di liquidità. A tal proposito, per i dipendenti pubblici e per i pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, l’INPS-INPDAP propone diverse formule di prestito e microprestito con tassi molto convenienti e con una rateizzazione equa per la restituzione del debito. Ogni anno l’ente previdenziale mette a disposizione dei propri iscritti un fondo per fornire un supporto efficace a coloro ai quali viene riconosciuta l’idoneità a ricevere il prestito. Il vantaggio sostanziale, che costituisce un importante elemento di novità, è la possibilità di estendere i benefici del credito anche ai familiari dell’iscritto all’ente previdenziale. Si ricorda che, sebbene l’INPDAP sia stato assorbito dall’INPS, continuano ad essere erogate diverse tipologie di prestiti che riguardano somme di denaro sia contenute che di importo più ingente.
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I piccoli prestiti INPDAP, i prestiti pluriennali garantiti e i prestiti pluriennali diretti. Queste formule di credito possono essere erogate non solo dall’ente previdenziale, ma anche da tutte quelle agenzie finanziarie convenzionate con l’INPS-INPDAP. Facendo ricorso a queste ultime, è possibile ottenere il credito richiesto con le stesse agevolazioni previste nel regolamento dell’ente.
Per effettuare la domanda di accesso al credito bisogna essere assunti a tempo indeterminato da quattro anni, oppure essere i beneficiario di una pensione di anzianità per quanto riguarda i prestiti pluriennali. È importante, ai fini dell’ottenimento del prestito INPDAP, presentare all’atto della richiesta una nutrita documentazione che possa attestare in maniera esauriente le motivazioni che sono a monte della domanda di credito. Nel caso in cui il prestito sia rigettato, lo stesso Ufficio Territoriale o Provinciale a cui deve essere indirizzata la domanda provvederà a fornire la motivazione che supporta la negazione dell’emissione del credito. Bisogna considerare, inoltre, che i fondi messi a disposizione sono limitati: per questo bisogna supportare la propria richiesta di credito con una documentazione in regola e soprattutto ricca di informazioni utili.
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