Un “Dolcepensiero” colorato: una semplice insalata può regalare un primissimo e forse troppo sognato anticipo di primavera? mah… devo dire che quando ho impiattato questa insalata ho avuto un sentore di prime brezzoline leggermente tiepide… ma solo nei miei sogni perchè mentre vi sto scrivendo, il panorama dalla finestra è tutt’altro primaverile… direi piuttosto artico! infatti ha appena smesso di nevicare, tutto attorno è bianco e candido, la neve sugli alberi sembra quasi una continua ghirlanda natalizia e di tanto in tanto gli uccelli, che non sono migrati corvi soprattutto, si appoggiano sui rami facendo cadere palle di soffice e candida neve. Il sole ora sembra faccia capolino, siamo pronti con i sacchi di sale perchè il ghiaccio ahimè sarà lì bello pronto a formarsi. Domani ricomincia la scuola e tutto ritornerà a viaggiare come la solita routine prevede, ma c’è sempre qualcosa in aguato… speriamo belle cose! Giovedi sarà il compleanno del mio bimbo: 7 anni mamma come passa il tempo! Ma voglio prima di indicarvi la ricetta, parlare dell’ingrediente particolare che ho messo in questa insalata, ovvero il “POIVRE DE TIMUT”. Molto simile a suo cugino – il pepe Sichuan – la differenza rincipale risiede nelle bacche: sono più piccole e più scure con una dominante marrone. La sua parentela con gli agrumi è subito evidente
con una fragranza particolare simile ad un limone fresco. In bocca, i sapori si moltiplicano e sprigiona note concatenate simili a legno, pepe ovviamente, frutta esotica con un finale che evoca il pompelmo. E’ una spezia che si piega sia al salato che al dolce; perfetto per insaporire capesante, scampi, aragoste e frutti di mare, ideale sulla carne di anatra oppure su semplici albicocche stufate, ottimo con i dolci al cioccolato. L’unione con il cardamomo diventa sublime. Il suo uso prevede la riduzione in polvere dei suoi grani anche semplicemente in un mortaio. Con i finocchi e le arance, il Poivre de Timut ha conferito a questa semplicissima ricetta sapore e aroma gradevolmente saporito ma non stucchevole e che profumo… Per le arance ho scelto le “Navel”, un termine inglese che in italiano vuole dire “Ombelico” proprio perchè, guardando l’arancia dall’esterno, la buccia sembra che abbia una specie di conca, dando l’impressione di essere un ombelico. Al suo interno, una seconda arancia gemella si forma proprio sull’apice.
INGREDIENTI
2 finocchi (scegliete i maschi che si presentano panciuti, dalla forma rotonda, adatti in modo particolare per essere mangiati crudi)
1 arancia Navel
qualche oliva nera
qualche petalo di grana padano
un paio di cucchiai di olio extravergine d’oliva
sale blu di Persia q.b.
qualche granello di Poivre de Timut de “LA DROGHERIA” di Como Via Diaz
PREPARAZIONE
Iniziare con la vinaigrette: con l’apposito attrezzo, grattare la buccia dell’arancia per ottenere delle striscioline di buccia che serviranno come guarnizione. Tagliare l’arancia a metà: la prima deve essere spremuta, la seconda metà tagliarla al vivo togliendo sia la buccia sia la parte bianca amara, tagliare poi a pezzi piccoli. Nel mortaio pestare qualche granello di Poivre de Timut. In una ciotola, unire qualche cucchiaio di olio evo, stessa quantità di succo d’arancia e insaporire con sale blu di Persia e Poivre de Timut; miscelare bene il tutto. Con la mandolina tagliare finemente i finocchi che avrete lavato e mondato. Unire quasi tutta la vinaigrette ai finocchi, mischiando bene il tutto. Impiattare aggiungendo qualche oliva nera, i petali di grana padano e una spolverata di Poivre de Timut e ancora poco sale blu di Persia. Finire con qualche goccia di vinaigrette avanzata, far cadere a pioggia la buccia dell’arancia grattata.
Dall’archivio di Dolcipensieri:
LASAGNE DI FINOCCHI AL VAPORE E PROVOLONE
FINOCCHI AL GRATIN