A chi non è successo del resto: vai a prendere l’auto nuova e il concessionario ti dice che è già passato qualcuno a pagare, ti fai un mega viaggio alle Maldive, te ne vai senza staccare l’assegno o porgere la carta di credito, ma tutto si conclude lì perché è passato babbo natale. E poi diciamo la verità, se capita di avere qualche difficoltà di prenotazione chi è che non fa uno squillo a Balducci perché risolva la situazione? Se poi si scopre che dietro queste generosità ad insaputa del beneficiario c’è la cricca dei palazzinari, poco male: mica potrà essere così impresentabile questa gente che ha il pallino della beneficenza. Anche se è come Piscicelli che se la ride per i terremoti che sono sangue e affari. Di certo una persona per bene dopo queste prove di benevolenza sente l’impellente desiderio di ricambiare il favore.
Questa telefonata di Malinconico a Angelo Balducci, pater familias della cricca dopo l’ennesima bella vacanza gratuita, naturalmente ad insaputa dell’interessato, dimostra che il sottosegretario è persona squisita e grata: “Ti chiamavo… innanzitutto per ringraziarti perchè poi Lillo ( si tratta di Calogero Mauceri, dirigente della presidenza del consiglio, che aveva avvertito Malinconico che era tutto a posto ) oggi mi ha detto che… insomma ti aveva… e tu avevi poi dato (…) grazie… veramente… benissimo… ottimo il tutto… e quindi ti volevo veramente di cuore ringraziare”. E del resto con Angelo parla di tutto, anche di “spintarelle” che devono essere date, magari con l’appoggio del Vaticano: Balducci è gentiluomo del Papa e certo sa come fare.
Persino Bersani che a questo a questo è sulla via di considerare anche Erode come un tecnico competente, ha espresso qualche dubbio e l’esigenza di un chiarimento, cosa questa che forse indurrà Malinconico a fare un passo indietro, speriamo non a sua insaputa.
Ma è’ così che va per la casta dei potenti che si tramandano di padre in figlio e in nipote il potere: uno si laurea in economia e il giorno dopo è nel consiglio di amministrazione della Fiat, un altro si prende la laurea in legge e dopo poco diventa avvocato dello stato e giurista, nonostante dia pareri così sballati da far perdere alla Rai 15 milioni di euro. Ma in Italia si è competenti e intelligenti per tradizione. E per ereditarietà si è anche cristallini e onesti finché non ti beccano. Così Malinconico è riuscito a collezionare un sorprendente numero di incarichi durante la sua parabola: presidente della Federazione degli editori, contemporaneamente presidente dell’Audipress, consigliere di amministrazione dell’Agenzia Ansa, di Autostrade per l’Italia e di Atlantia, la holding che controlla le stesse Autostrade. Senza scordare la Malinconico associati, società di consulenza, evidentemente ambita visto il potere ufficiale e ufficioso dell’uomo. Ma qui bisogna dire che il personaggio ha dimostrato tutto il nuovo stile italiano: ha lasciato il timone della società non appena è stato nominato sottosegretario. Per evitare possibili conflitti non d’interesse, ma coniugali, visto che a succedergli è stata la moglie Grazia Graziani inseparabile compagna delle mega vacanze, pagate dalla cricca.
Chissà, forse erano lune di miele in ritardo come quelle di Rutelli, alle Maldive: al cuore non si comanda. Dio come tutto questo è malinconico a sua insaputa.