Come se una parola volesse dire qualcosa.A parte che le parole sono limitative se confrontate all'infinita varietà di ciò che proviamo e ci circonda, e se lo dico io che per mestiere scrivo, ci potete credere. Fiumi di parole spesso solo lontani perfino dal rendere l'idea di ciò che ci lega a una persona, figuriamoci una parola soltanto!La cosa buffa è che anch'io un tempo ero una persona così. Dovevo etichettare, definire, sennò non stavo tranquilla. Alla fine credo che sia una questione di sicurezza... Che poi sia una sicurezza illusoria, questo è un altro paio di maniche.
Ci vuole coraggio perché vuol dire aver compreso che le cose umane, anche se simili, sono sempre uniche, e come tali sfuggono a qualsiasi tentativo di catalogarle, di comprenderle e definirle una volta per tutte. Si evolvono in continuazione, in maniera imprevedibile.E poi, parlando sia dei rapporti che dei sentimenti, molto spesso le risposte che cerchiamo sulla loro natura nemmeno esistono. Voglio dire, un rapporto ci mette anche anni per definirsi realmente.
Le risposte arrivano col tempo, e non ha senso lambiccarsi il cervello e mettere loro fretta, perché c'è il rischio di incorrere in valutazioni sbagliate. E allora io non definisco nulla.Vivo e mi lascio trasportare...perché cos'è la vita, in fondo, se non un fiume che scorre?
A voi verrebbe mai in mente di voler imbrigliare l'acqua che scorre? Certo, potreste scattarle una fotografia... Ma l'istante dopo la realtà sarebbe già diversa.