Interrompe la seduta ma da quel momento in poi Quinn è assediata da uno spirito che si finge sua madre ma che in realtà non lo è.
Elise aiutata dai suoi nuovi amici Specs e Turner decide di aiutarla e riesce a riportarla tra i vivi dal limbo in cui si era venuta a trovare.
Elise, felice , torna a casa...
Perché parlare di Insidious 3 - L'inizio senza aver parlato dei primi due capitoli che ho di recente "ripassato" per poterli passare qui sul blog?
Perché si può, visto che questo è il prequel degli altri due film, quindi se per caso aveste intenzione di farvi una maratona Insidious potete cominciare benissimo da questo poi proseguire col primo e quindi col secondo.
Oppure partite direttamente dal primo perché non vi perdete nulla.
In realtà Insidious 3 - L'inizio rispetto agli altri due film della serie è un po' quello che è Annabelle per The Conjuring.
Una rimasticatura, fatta male, della stessa storia, con gli stessi ingredienti a cui manca però l'armonia, il sale della vita , manca l'anima per far diventare il tutto un bel film.
Non che i primi due esponenti della serie fossero due capolavori però a loro modo erano film onesti che portavano avanti un loro stile in maniera genuina.
E la ragione è che questo Insidious 3 : L'inizio è la saga dello spavento indotto meccanicamente, del colpo di scena telefonato e dello smanettamento sul volume degli effetti per provocare un po' di thrilling dall'altra parte dello schermo.
Tutti trucchi ampiamente visti, rivisti e stravisti che nelle mani di un regista al suo esordio gli fanno fare la figura del pivello che prova a imitare quello che fanno i grandi.
Certo bisogna riconoscere a Whannell una certa cura nella costruzione della prima parte del film, quella che introduce alle apparizioni "spettrali", il personaggio di Quinn pur rientrando nello stereotipo evoca un che di empatizzazione e anche i dubbi di Elise creano un efficace substrato al suo personaggio .
Succede ad esempio una cosa che io in tanti anni di onesta militanza nel cinema horror non avevo mai visto : Elise, la medium , che per far valere le sue ragioni sullo spettro, gli rifila una bella capocciata in fronte, o almeno su quella che una volta era la sua fronte.
Ecco io non avevo mai visto prendere a capocciate uno spettro, la risata diciamo che mi è sorta spontanea.
E la comicità involontaria in un film che dovrebbe essere horror è un grosso difetto.
Insidious 3 : L'inizio è un film più che evitabile, Whannell conosce bene la sua creatura e forse per questo la prima parte non naufraga come fosse un Ouja qualsiasi ( e non è un caso che nomini Ouja, teen horror prodotto da Jason Blum che ha messo la sua longa manus anche nei tre Insidious dandogli un'impronta stilistica "familiare") a cui tende un pochino a somigliare.
Ma la seconda parte è veramente pessima , al di sotto del livello di decenza.
Fatevi un favore.
Evitate questo prequel e andate a rivedervi i primi due: la vostra estate ne guadagnerà.
PERCHE' SI : la prima parte è costruita con discreta cura, il personaggio di Quinn provoca empatia e anche quello di Elise convince, la stessa aria di famiglia degli altri due Insidious ( e di tutte le produzioni targate Jason Blum)
PERCHE' NO : la seconda parte naufraga miseramente nel ridicolo involontario oltre che nel già visto, non si può vedere una medium che prende a capocciate uno spettro.
LA SEQUENZA : mi devo ripetere , quella in cui Elise assesta una bella capata in fronte allo spettro.
DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
A volte repetita non juvant.
Bisogna avere il buon gusto di sapere dove fermarsi.
E' inquietante come tutti i film di Jason Blum si assomiglino tra di loro.
Visti gli incassi arrivo quasi a temere un quarto capitolo anche se la storia non sembra avere troppi sbocchi.
( VOTO : 4 / 10 )