Il primo è stato Epifani, quello della Cgil che ora guida il Pd nazionale.
Poi sono arrivati i segretari dei partiti provinciali. Tutti i membri dell’Apparatcik.
Tanti sindaci in ordine sparso, coi consiglieri e gli assessori regionali che tacciono per decenza.
Qualcosa a questi ultimi, in verità, gli scappa su Facebook, ma non si curano più di fare figuracce perchè qualcosa è cambiato.
Vasco Errani è stato blindato, non si tocca. Vasco Errani è salvo e con lui tutta un’intera classe politica, burocratica e amministrativa che tiene in pugno l’Emilia-Romagna da decenni.
Quella classe politica che ci ha impantanato in un morbido e comodo sistema di potere basato sul consociativismo, sul garantire uno sviluppo territorialmente equo (anche se questo è andato a discapito della capitale Bologna), che offrisse possibilità di stabilità per i poteri forti (qualunque colore essi avessero), e un sistema di potere che ha centellinato l’innovazione.
Una classe politica che ha fatto cose fuori dalla logica del bene comune come aver fatto scappare tanti ragazzi che ha formato ad alti livelli, facendo entrare al loro posto bassa manovalanza poco scolarizzata e facilmente manipolabile. Poveracci utili a far prosperare il lucroso sistema dell’assistenza pubblica e a far da carne da macello a imprenditori di ogni risma.
Vasco è salvo e con lui tutta la truppa, che tira un sospiro di sollievo a sentire le paroline magiche “Errani non si tocca”.
E noi?
Noi che dall’Apparato non abbiamo prebende, favori né privilegi? Noi che stiamo qui testa bassa a lavorare, lavorare, lavorare e pagare tasse e balzelli? Noi lo tiriamo un sospiro di sollievo?
No.
Ci tappiamo ancora il naso e siamo pronti ad accettare persino – addirittura! – un quinto mandato di Vasco Errani, il governatore più longevo d’Italia che è sulla stessa poltrona dal secolo scorso, dal 1999.
Ce la menano dicendo che non si può spazzare via all’improvviso una intera classe dirigente regionale. Certo che si può!
Infatti, dietro alle vecchie cariatidi dei partiti smaniano 40enni, 30enni e 20enni pronti ad assumersi la responsabilità di governo, in tutti i partiti.
Gente pulita che ha voglia di fare e ha ambizione da sognare.
Gente che in un partito grande come il Pd, è praticamente costretta a venire assoldata tra le fila del pifferaio magico Renzi.
Gente che dall’Apparato ha avuto qualche legittimazione, briciole di potere. Ma che, quantomeno, non va dormire con la paura di trovarsi la Guardia di Finanza alla porta.