Negli ultimi tempi, sembra che i social network si stiano dando battaglia per decretare chi sia il migliore a battere cassa. Quindi, non ci stupisce che Mark Zuckerberg abbia deciso di monetizzare ancora Instagram, la famosa app di fotoritocco.
Sin dalla sua acquisizione, era chiaro che la pubblicità sarebbe approdata anche tra i contenuti dell’app. In un primo momento sono arrivati gli annunci sponsorizzati, poco graditi agli iscritti. Dal 30 ottobre 2014, invece, il social network comincerà ad ospitare anche i video pubblicitari.
Dopo alcuni mesi di test, Instagram ha stretto accordi con multinazionali come Lancome, Disney, Activision e Banana Republic, i quali hanno già cominciato a postare i primi spot pubblicitari. Disney, ad esempio, ha utilizzato la nuova opportunità per promuovere il film Big Hero 6.
Secondo il sito Adweek, le pubblicità video sono comparse soltanto sui profili di alcuni iscritti. Invece, bisognerà attendere alcune settimane perché i video siano visibili su tutti i profili.
Come per tutte le altre piattaforme social, i video sponsorizzati saranno mostrati agli iscritti con interessi compatibili con il contenuto. Inoltre, gli annunci-video, che intersecheranno le fotografie degli amici, saranno brevi e con una durata compresa tra gli 8 e i 15 secondi.
Non è tutto: sembra che Instagram abbia introdotto anche delle regole precise. Infatti, i contenuti pubblicitari devono essere originali e inediti, quindi non saranno accettati spot promozionali trasmessi in televisioni o sul web. Inoltre, per quanto possibile, i video dovranno essere in armonia con i filtri e l’estetica del famoso app.
Come per gli annunci sponsorizzati, i video pubblicitari in autoplay hanno sollevato qualche critica da parte degli iscritti. Gli sviluppatori di Instagram, però, assicurano che i video non risulteranno fastidiosi o vistosi, ma si integreranno perfettamente al normale flusso di fotografie.
Dopo l’ulteriore monetizzazione di Instagram, non ci resta che scoprire se la pubblicità approderà anche su WhatsApp, chat acquisita da Zuckerberg per 19 miliardi di dollari.
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