Visto in tv.
Vabbè, un ex Gastone ormai spento (se uno fortunato tocca uno meno fortunato quello meno riceve un colpo di sfiga enorme) cerca il riscatto, trova un ragazzo che ha più culo che speranza di vita, lo introduce al mondo underground di cui faceva parte per poterlo poi utilizzare per battere il suo ex mentore.
Film dall’idea affascinante che affronta con tutta la serietà di cui è capace (e questa è la parte decisamente meglio riuscita) e ne tratteggia le regole in maniere sempre più dettagliata e complessa (ovviamente non poteva esimersi dal farlo, ma di fatto questa è la parte più debole). Ci si aggiunge un mondo torbido fotografi toc on stile da vendere e il quadro appare perfetto. Purtroppo però poi Fresnadillo decide di trattare il tutto con un distacco eccessivo, eliminando ogni possibilità di empatia rendendo il film un grazioso esercizio di stile.
Partecipazione straordinaria di Max von Sydow che ormai o fa il nazista o fa l’ebreo; qui gli è capitata la seconda opzione.
PS: il primo gioco, quello dell’insetto era una cretinata.