Una delle magliette che più comunemente si vedono sulle bancarelle tailandesi, stampate apposta per i turisti, dice “Same Same” davanti e “but different” sulla schiena. Per non smentire quanto profondamente radicato nella cultura di questo paese anche i politici, gli “esperti” e i mass-media si impegnano affinchè regni la confusione assoluta.
Continua incessante il susseguirsi in diretta televisiva di dibattiti e notiziari in cui immagini di persone trascinate in imbarcazioni di fortuna si alternano a grafici con la previsione di come dovrebbe evolvere la situazione alluvione nelle prossime ore. Secondo alcune fonti al momento il 60% della superficie di Bangkok sarebbe sott’acqua. Domenica scorsa, per poter constatare di persona quanto di vero ci fosse ho preso il treno e sono salito a nord… BTS perfettamente funzionante per tutta la sua lunghezza. Arrivato a Mo Chit (non lontano dal Terminal Nord dei Bus (funzionante anche se con ritardi in arrivi e partenze) ho potuto con sorpresa vedere che il Weekend Market (JJ o Chatuchack) era aperto, con pochi clienti ma asciutto e funzionante! Ma allora che dicono in TV e sui giornali?
Questa foto è proprio di quella zona, scattata da me stesso a pochi metri dal mercato. Avrei potuto tranquillamente intitolarla “JJ Market allagato”. ma in realtà l’inondazione riguardava solamente parte della strada e non tutta la zona.
Rientrando a casa la notizia via SMS che Victory Monument era stata raggiunta dall’inondazione: proprio in quel momento mi trovavo a passare con il treno sopra un’asciutta e caotica Victory Monument, peccato solo che non ho fatto in tempo a scattare la foto!
Di certo l’acqua arriverà; non c’è dubbio che la situazione sia destinata a coinvolgere praticamente l’intera città ma mi domando se ci sia davvero bisogno di creare allarmismo e diffondere false notizie tanto per parlare di qualcosa.
Il numero delle vittime è salito ufficialmente a 527 con 2 persone disperse da diversi giorni (sempre che siano sempre le stesse o che nessuno abbia avuto il buon cuore di avvertire i media che i 2 disgraziati smarriti sono stati trovati e che si tratta di altre 2 persone ad essere ora mancanti). La maggior parte delle persone è rimasta accidentalmente folgorata a causa dell’elettroconduzione dell’acqua; il record del numero di vittime spetta sfortunatamente ad Ayutthaya con oltre 90 morti; nel distretto di Bangkok non si sono ancora registrati decessi direttamente correlati all’alluvione. Poi, però, ci fanno vedere immagini come questa:
Inizio ad essere confuso! Credo che ci sia troppa politica dietro tutto questo e che tutti non aspettino altro che il momento giusto di accusare la controparte per quello che è stato fatto e per ciò che non è stato fatto, per ciò che è stato erronemente comunicato o per le importanti informazioni non divulgate. Dal mio limitato punto d’ossevazione quello che noto quotidianamente è un piccolo canale, uno di quelli che dovrebbero essere utilizzati per facilitare e accellerare il deflusso delle acque. Un canale che si trova sul mio tragitto quotidiano per andare al lavoro, accanto al famoso centro commerciale Paragon. Questo canale, a meno che qualcuno non ricominci a lavorare per rimetterlo in sesto, non potrà mai essere utilizzato per far defluire l’acqua. Avevano iniziato a ripristinarne il letto ma poi, una volta demolito il ponte con tanto di casa abusiva che c’era sopra, è stato lasciato così, con una diga di detriti e cemento armato a garantire… che non venga utilizzato affatto! Per fortuna che la Polizia Reale Tailandese ha messo all’opera tutti i suoi più bravi ingegneri ed ecco il risultato:
Ecco un’altra vignetta satirica recentemente diffusa in cui ci si fa beffa del FROC (ente governativo istituito dal Primo Ministro) e allo stesso tempo il benestante occidentale chiede se i giornalisti siano impazziti a divulgare notizie allarmanti visto che l’acqua della piscina è ancora pulita. Sarà mica che anch’io mi sia bevuto il cervello?
Le scuse sono come i buchi del culo, tutti quanti ne hanno una.
dal film Platoon
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