Intensità arancione

Da Bruno Corino @CorinoBruno


Come una delle tante mattine della mia vita mi sono alzato abbastanza presto; il sole non era ancora spuntato. Nel cielo vedevo una luce tenue, insomma cominciava ad albeggiare. Aveva piovuto (credo) tutto la notte. Al mattino l’aria era limpida. Faceva molto fresco e sentivo ancora un’aria frizzante. Comincio così a preparare la mia quotidiana tazzina di caffè. Mentre aspettavo mi volto e vedo in cielo stampato un bellissimo arcobaleno doppio. Niente di straordinario, intendiamoci; però, un po’ del bambino rimane sempre. Anche se è un fenomeno che abbiamo visto decine e decine di volte, tuttavia quando si presenta non possiamo fare a meno di provare un fremito e di ammirarlo con un certo stupore. Poi, questi due archi inversamente colorati raddoppiano la nostra meraviglia. Allora comincio a individuare i vari colori: il violetto, l’azzurro, il verde, il giallo, il rosso… e l’arancione? Mi sono chiesto. Schiacciato tra il giallo e il rosso, l’arancione mi sembrava che tendesse a scomparire. Ecco, mi dissi, se sta in mezzo agli altri si confonde, non si distingue più, diventa appunto un colore anonimo, senza personalità. Guardavo fisso la bellezza dell’arcobaleno e notavo questo strano fenomeno di non percepire l’arancione. E pensavo, appunto, soltanto quando è isolato riflette la sua luce particolare, riesce a catturare in modo magnetico la nostra attenzione. Allora ho tirato fuori dalla mia libreria un libro dalla copertina arancione e l’ho sistemato in mezzo a libri dalla copertina gialla e rossa. Faceva lo stesso effetto, diventava un libro anonimo. Ma poi guardando meglio la sequenza, ho notato come riuscisse a far risaltare meglio i libri gialli e rossi, quasi che l’occhio per passare da un colore all’altro avesse bisogno di attraversare lo sguardo attraverso quella copertina arancione. Il giallo degradava nel rosso attraverso la mediazione dell’arancione. E riusciva a dare a due colori una loro inspiegabile armonia. Ho fissato la sequenza per un bel pezzo: in mezzo a loro spariva, eppure aveva il potere di far risplendere gli altri due colori. Ed è lì che ho pensato che ci sono persone che quando stanno in mezzo agli altri sanno dare una loro luce particolare, sebbene sembrano del tutto anonime o passano del tutto inosservate.