Inter-bayern

Creato il 23 maggio 2010 da Biancheggiando


Io sono Juventina e su questo vorrei non ci fossero dubbi.

Io sono anti-milanista e anche su questo vorrei non ci fossero dubbi. Per il resto non ho assolutamente preferenze e dato che Riccardo è interista non posso che sperare che sia proprio l'Inter a vincere la "Coppa con le orecchie".

E così eccomi qua, Riccardo che suda, sbraita, smania, fuma sul divano. Riccardo e la sua agitazione che non riesco a non assorbire e per cercare di restare calma almeno io mi metto a cucinare!!! Così mentre lui è attento ai passaggi, ai falli e ai tiri non si accorge che non sono più accanto a lui e anche senza volerlo riesco a fargli una dolcissima sorpresa!!!




Bene, tutto è pronto: fiori, candele, calici, vino rosso e tortini neroazzurri.

Torno a guardare la partita. Riccardo è un bagno di sudore, senza accorgersene si alza in piedi e cammina inebetito. Poi il gol, Riccardo non si tiene, mi abbraccia, corre in terrazza e inizia ad urlare (guai se sveglia le bimbe)!!!

Poi il secondo tempo, l'Inter rischia molto, è passiva, chiusa in difesa, Riccardo è muto sembra quasi non respirare. Esce Chivu ed entra Stankovich, venti minuti alla fine. Altre occasioni per il Bayern poi eccolo è lui: Milito. Parte da metà campo si allarga sulla fascia poi si accentra salta i difensori, tira e gooolll. Doppietta.


Riccardo è una molla, lancia il telecomando, salta, urla afferrandosi la testa tra le mani è stremato, si siede, cerca di calmarsi, mancano ancora dieci minuti. Esce Pandev e entra Muntari. Io furtivamente accendo il forno, pochi minuti e tutto sarà pronto per festeggiare questa bellissima "Coppa con le orecchie".

Punizione per il Bayern con due tiratori pronti ad accorciare le distanze, Riccardo è in ginocchio ad un centimetro dallo schermo, l'arbitro fischia: bariera!!! Cinque minuti alla fine più recupero. La meta è vicina.


Il Bayern ci prova, per fortuna c'è Julio Cesar. Cambiasso dà le ultime indicazione, mantiene alta la concentrazione, Cambiasso l'allenatore in campo. Ultimo minuto. Riccardo finalmente sembra rilassarsi e si appoggia allo schienale del divano. Tre minuti di recupero. Riccardo è di nuovo agitato, ora è in piedi. Entra Materazzi ed esce Milito. Lo stadio esplode e regala un ovazione a questo fuoriclasse argentino. Riccardo è fuori controllo riesce solo a dire "dovevo essere lì". Il profumo del cioccolato si espande per la casa, i tortini sono pronti. Mi perdo il fischio finale.



Mourinho piange insieme a Riccardo. La coppa viene incisa con il nome del vincitore. Riccardo è in terrazza che senza ritegno urla come un ragazzino. Rientra, mi bacia senza respiro, è sudato fradicio!!! Arrivano messaggi sul cellulare, Riccardo è scatenato, gira intorno al tavolo. Io stappo il vino, lui nemmeno se ne accorge.


I tortini neroazzurri sono pronti, gustosi e profumati.

Finalmente Riccardo si accorge della candela, dei fiori, del profumo, mi sorride sorpreso e versa il Rubesco. Ci sediamo sul divano per vedere la premiazione.

Finalmente siamo vicini, beviamo e anche io sono emozionata, mi piace vedere Cambiasso che corre con la coppa verso la curva dei tifosi.

Milito il numero 22 che mi ricorda un pò Zola: un signore dentro e fuori dal campo.

E così commossi, felici e un pò brilli spengiamo la televisione, continuando a bere vino troveremo un altro modo per festeggiare... buonanotte.