Poco dopo la stessa curva sud milanista ha emesso il seguente comunicato: “Non entriamo senza la nord, ci hanno supportato in passato e ora noi siamo con loro”. La curva nord da parte sua ha emesso un altro comunicato per chiamare a raccolta tutti i tifosi: “Prendendo atto della continua volontà da parte della FIGC di rendersi protagonista di un vergognoso falso perbenismo sfociato nell’ennesimo provvedimento colmo di ottusità, e vedendo nuovamente calpestata la pura passione con la quale da 3 mesi i nostri ragazzi stanno preparando la cornice sugli spalti degna di una stracittadina, invitiamo tutti i ragazzi della Curva a tenersi pronti, uniti e carichi in quanto liberi cittadini…Ora e’ davvero troppo…Non staremo a guardare passivi questo teatrino!!! AVANTI GENTE!!!!!!!”
Intanto l’Inter fa sapere che farà ricorso e cercherà di convincere chi di dovere aggrappandosi a tre punti:
- Non si tratterebbe di una recidiva perché la scorsa sanzione non è ancora passata in giudicato.
- I tifosi della Curva Nord che hanno cantato cori discriminatori contro i napoletani sono stati identificati in numero di 12, una piccolissima minoranza rispetto agli 8.000 abituali frequentatori di quello spicchio dello stadio.
- Visto che la squalifica del campo scatta la giornata successiva a quella della decisione del giudice, l’Inter chiederà che venga uniformata la normativa anche per la chiusura della curva, così da permettere alla società di organizzarsi per i disagi, anche e soprattutto in termini di biglietti già venduti e abbonamenti già timbrati. In tal senso, la squalifica della Nord dovrebbe slittare alla gara casalinga successiva, quella in programma il 13 gennaio contro il Chievo.
Chiudiamo dicendo che tutto il calcio italiano è in trepidante attesa per l’esito del ricorso perchè non solo senza curve non è derby ma anche perchè senza tifosi non è calcio.