Inter, la Samp è un toccasana. Ma ora la Juve…

Creato il 21 febbraio 2016 da Agentianonimi

Bene, ma non benissimo. I tre gol rifilati alla Sampdoria hanno indubbiamente portato una ventata di tranquillità e di ottimismo in un ambiente che ne aveva disperato bisogno, ma non risolvono i problemi che incombono sull’Inter, in termini di costruzione di gioco e di posizione in classifica.

E’ servito un ambiente preparato a tavolino, con Moratti, Zanetti, Ronaldo e Mourinho in tribuna, il sostegno del popolo nerazzurro e un avversario morbido morbido per tirare fuori il meglio dai ragazzi di Mancini. Che ora si godono la forma di Icardi e Eder e qualche certezza in più in difesa (nonostante l’evitabile gol di Quagliarella). In particolare il capitano è sempre più un punto fermo, capace di capitalizzare praticamente ogni pallone gli capiti a tiro, compreso quello regalato da Muriel e segnato davanti a chi gli ha lasciato la fascia da capitano in eredità, un Ranocchia sempre più in crisi.

Contro la Juve sarà battaglia vera. I bianconeri arrivano alla sfida dello Stadium dopo l’eurosfida con il Bayern, impegnativa al massimo sotto il profilo fisico e psicologico, Mancini invece ha una settimana per preparare con calma lo scontro. La situazione è comunque problematica: in mezzo l’Inter potrà contare solo su Medel, Melo e il giovane Gnoukouri, sempre che non vinca il ricorso e venga condonata una giornata di squalifica a Kondogbia. Dietro invece bisognerà scegliere tra il recuperato Telles e D’Ambrosio, che con la Samp non ha demeritato e ha regalato all’Inter il primo gol italiano dopo più di un anno (e a segnarlo era stato, ancora una volta, Ranocchia).


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