Dopo il fallimento di questa tormentata stagione, chiusa senza l'accesso in Europa nonostante l'arrivo in panchina di Roberto Mancini, l'Inter è 'costretta' ad operare sul calciomercato senza sbagliare alcun colpo: perché da tre stagioni i nerazzurri sono lontani dall'Europa che conta, mentre la Champions League rappresenta il punto di partenza del progetto di Erick Thohir. Per raggiungerla Roberto Mancini ha messo in cima alla lista del calciomercato Inter il nome di Yaya Tourè, 32enne centrocampista del Manchester City che lo stesso tecnico jesino ha allenato ai tempi della sua militanza in Premier League.
Ieri Dimitri Seluk, agente di Yaya Touré, ha detto che l'ivoriano resterà al Manchester City. Una doccia gelata per tutto il mondo Inter. Ma soprattutto per Mancini che, dopo avere perso la sfida a distanza con la Juventus per Dybala, non vuole essere costretto ad inghiottire un altro boccone amaro: per questo, secondo 'Tuttosport', se davvero alla fine l'Inter non riuscirà ad acquistare Tourè, il tecnico potrebbe decidere di prendere una decisione clamorosa, ovvero lasciare la guida della squadra nerazzurra. É vero che le parole pronunciate da Seluk non chiudono del tutto le porte all'Inter, perché in ogni caso l'ex calciatore del Barcellona, se volesse davvero lasciare il City, può comunque ricorrere all'articolo 17 della Fifa e svincolarsi, ma in ogni caso gettano un'ombra sulla costruzione della nuova Inter.
Il club non ha ancora ritrovato l'appeal di un tempo ed anche l'arrivo di una garanzia come Mancini non basta per convincere i grandi giocatori a sposare la causa nerazzurra. Ma il tecnico, decidendo di tornare, ha avuto ampie garanzie che si farebbe fatto di tutto per ricostruire una squadra da vertice. Tourè non è quindi solo un rinforzo importante per la prossima stagione: per il 'Mancio' è la garanzia che la società è pronta per tornare a vincere. In caso contrario, l'addio è dietro l'angolo.