Sorteggio clemente, quello di Nyon, che preannuncia semifinali di fuoco e quarti alla camomilla. Eccezion fatta per il derby inglese tra Chelsea e Manchester United, replay della finale moscovita del 2008, Inter, Real Madrid e Barcellona paiono destinati ad aver vita facile rispettivamente contro Schalke, Tottenham e Shakhtar. L'atmosfera si farà quindi caldissima a partire dalle semifinali, soprattutto in caso di Clásico, più che probabile vista la relativamente modesta carature delle avversarie di Barça e Madrid. Se così fosse, ci ritroveremmo di fronte ad una maratona di classici di Spagna: ben quattro in 17 giorni, perché le due squadre si troveranno di fronte sia il 17 aprile al Bernabéu che il 20 al Mestalla di Valencia, teatro della finale di Coppa del Re. Roba da leccarsi le orecchie, insomma.
Sull'altra sponda del tabellone, ecco invece un Inter doppiamente felice: lo Schalke non rappresenta certo un ostacolo insormontabile, a maggior ragione dopo l'esonero di Magath (che a ventiquattr'ore dalla cacciata si è consolato tornando sulla panchina del Wolfsburg) e l'insediamento di Ralf Rangnick in panchina. C'è Raúl, smanioso di segnare il settantesimo gol in Europa, ci sono le manone di Neuer, c'è il brio di Farfán ed i gol di Gavranović che a me piace un sacco, ma la sensazione è che i nerazzurri raggiungeranno anche quest'anno le semifinali.
E mentre l'Inter e Giuseppe Rossi, qualificato con gol sia all'andata che al ritorno contro il Bayer Leverkusen in Europa League, se la ridono, il resto dell'Italia a zonzo per l'Europa piange lacrime amare. A Luciano Spalletti non è riuscita l'impresa con il Twente, mentre De Rossi e Balotelli dovranno fare i conti con pesanti squalifiche.
a.g.