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Il momento dell’Inter è decisamente dei peggiori, con quei risultati sul campo che non arrivano ed una confusione che, di contro, ha preso sempre più piede sia nella testa di Mancini, che in quelle dei giocatori, lontanissimi dalla forma che aveva consentito ai nerazzurri di comandare a lungo la classifica: la zona-Champions dista solo 5 punti, ma quei 9 punti ottenuti nelle 8 gare giocate sin qui nel girone di ritorno (uno in meno del Verona) non possono lasciare tranquilli i tifosi, che vedono avvicinarsi pericolosamente il Milan (ora ad un solo punto) e temono un clamoroso sorpasso.
Insomma, è necessario un cambio di rotta per l’Inter, altrimenti la Champions diventerà un miraggio ed il nuovo obiettivo dei meneghini sarà la difesa strenua del piazzamento in Europa League (occhio a quel Sassuolo mai domo), ma cosa succederebbe in casa nerazzurra qualora dovesse mancare la qualificazione alla prossima edizione della coppa dalle grandi orecchie?
Si è detto molto su quest’aspetto, fondamentale per rientrare nei limiti del Fair Play Finanziario e dare ossigeno alle casse societarie, ed anche per avere liquidità da investire nei riscatti e nei futuri acquisti (da attuarsi, ovviamente, sempre con la formula-Ausilio: compro subito e pago un po’ più tardi, vedi alla voce Jovetic-Miranda, che verranno pagati solo nel 2017), e più volte il ds interista ha ribadito di aver già in mente un piano in caso di mancato accesso alla Champions.
Chiariamo subito un aspetto, ovvero che l’Inter non rischia il default finanziario con un altro anno senza l’UCL, ma certamente la situazione si complicherebbe, e sarebbero necessari dei sacrifici sul mercato, per poter ”raddrizzare” le cose e compensare un mancato introito che, soprattutto verso dicembre-gennaio, sembrava essere pressochè in cascina: stando alle indiscrezioni in nostro possesso, le idee di Ausilio sarebbero chiarissime, e prevederebbero un robusto autofinanziamento prima di investire sui nuovi acquisti.
Il mancato arrivo in Champions, quindi, porterebbe all’addio di tre pedine di prestigio tra Murillo, Miranda, Brozovic, Icardi ed Handanovic, coloro coi quali si può fare cassa incassando dai 20-25 milioni in su, ed anche piazzare una decisa plusvalenza a bilancio: malgrado le smentite, Icardi potrebbe dunque essere ceduto, anche perchè le acquirenti non mancano nè in Spagna, nè in Premier League (su tutti lo United), con svariati club pronti a sborsare i 45 milioni richiesti dall’Inter per pensare alla cessione del suo capitano, ed oltre a lui il candidato maggiore all’addio è Brozovic (l’Arsenal pressa da gennaio). Per quel che riguarda gli altri giocatori, l’interesse di Mourinho per Miranda è risaputo, ma occhio a quell’Handanovic che non ha mai giocato in Champions, ed a 32 anni potrebbe anche voler colmare questa lacuna e misurarsi coi grandi palcoscenici continentali.
Ad oggi Murillo sembra quello con le minori possibilità di addio, anche per quell’età che lo renderebbe uno dei pilastri sui quali rifondare l’Inter, ed oltre alle cessioni eccellenti, qualora Mancini & co. dovessero bucare la Champions, ci sarebbe anche la grana dei riscatti: oltre agli 8 milioni da versare obbligatoriamente alla Roma per Dodò, infatti, l’Inter ha in rosa Telles e Ljajic in prestito con diritto di riscatto, e difficilmente potrà tenere entrambi senza gli introiti del maggior torneo continentale. Al momento il maggior indiziato alla permanenza sembra essere Telles, sia per il gradimento di Mancini, che per la maggior flessibilità del Galatasaray, che potrebbe anche fare uno sconto all’Inter, mentre Ljajic è in bilico: le ultime panchine del serbo indicano sia un calo di fiducia di Mancini nei suoi confronti, che una riflessione in atto sul suo futuro.
L’ex Partizan potrebbe dunque tornare a Roma, ed un destino simile al suo potrebbe averlo uno Jovetic sempre più esterno al progetto interista, e nemmeno entrato nella sfida contro la Juventus: il montenegrino dovrà essere riscattato obbligatoriamente nel gennaio 2017, ma l’Inter starebbe cercando un club disposto a rilevare il contratto in essere col City e, sostanzialmente, accollarsi il cartellino di JoJo, che ha ancora molti estimatori in Europa. Senza Champions sarà rivoluzione quindi, visto che potrebbero anche esserci delle uscite sulle corsie difensive, dove i vari D’Ambrosio e Nagatomo stanno deludendo, ma quali sono gli obiettivi dell’Inter?
Si è scritto molto di Banega e Soriano, col primo che ha già sostenuto le visite mediche propedeutiche al suo ingaggio a parametro zero e (malgrado le smentite di facciata) dovrebbe sbarcare a Milano, ed il secondo che invece sarebbe già in parola coi nerazzurri per il trasferimento estivo (l’accordo con la Samp è stato trovato a gennaio, e va solo formalizzato al momento giusto), ma il mercato nerazzurro, visto il possibile ingresso in cassa di un centinaio di milioni, non finirebbe qui. Nelle idee di Mancini, che comunque non è più così intoccabile (anche per quelle sirene della Nazionale), l’Inter dovrebbe acquistare un altro centrocampista, ed i nomi caldi sono quelli di Biglia e Diawara: proprio su uno di questi due verrebbe investita la cifra maggiore, con l’argentino leggermente favorito in virtù dell’interesse di lunga data dei meneghini, mentre a favore del felsineo giocano l’età (è un classe ’97) e lo status di stellina in procinto di sbocciare definitivamente.
E nel resto del campo? Icardi e/o Jovetic verrebbero rimpiazzati con una punta affamata e vogliosa di emergere e mostrare tutte le sue qualità, ed i nomi caldi in tal senso sono due: il primo è quello di Pavoletti, che vanta una media gol-minuti stratosferica e sarà uno dei grandi uomini-mercato a giugno (su di lui anche Milan e Lazio, ed occhio alla Fiorentina), mentre il secondo avrebbe il gusto dell’amarcord, visto che ha il volto di Mattia Destro. L’attaccante ex Roma e Milan non è mai uscito dai radar interisti, ed inoltre avrebbe tutti i requisiti per entrare nei quattro giocatori di vivaio obbligatori nella lista UEFA, un dato non da poco: più difficile, ma non impossibile, la pista che porterebbe ad un Gabbiadini panchinaro e scontento a Napoli, mentre in difesa piacciono Savic e Benatia, sui quali si tenterà un affondo in caso di addio di Miranda o Murillo.
Tanti nomi e tante idee per far tornare grande l’Inter nel segno della sostenibilità e dell’autofinanziamento, quindi, ed al momento l’unica certezza nel nuovo mercato interista ha il nome di Mario Rui, per il quale sono in corso dei contatti avanzati con l’Empoli a delle cifre contenute: il portoghese ha tecnica e buone doti, e rappresenterebbe un ottimo innesto, in un’Inter che farà di necessità virtù e cambierà nuovamente volto in estate.
La rivoluzione passa dalla mancata qualificazione in Champions, e dunque Ausilio & co. sperano di non doversi porre questo problema, anche se la classifica piange, e con lei chi dovrà scervellarsi nel caso in cui non dovessero entrare i soldi della coppa dalle grandi orecchie…
