enzu' biblot
3 IL TELEFONINO (Il telefonino è mobile e può passare di mano in mano, lo ha scritto pure “il Giornale”; può passare anche di ano in ano, anche se non squilla non si può dire che là non c’è campo. L’ano e la mano, e il telefonino. Telefonano?
Ho letto oggi la “Variante Levinsky alla settima Legge di Newton”: “E’ meglio avere un uccello in bocca che uno in mano”, che, aggiornata, potrebbe costituire la “Variante Bunga Bunga”: “E’ meglio avere un telefonino in mano che uno in ano”. L’importante, ma non è essenziale, è che non squilli. Altrimenti, non si sa chi debba rispondere, la mano o…?
“Opri la cappelletta der zuffraggio, damo tu’ tocchi, e poi sonàmo a festa” [Belli, CCXXXI] da: F forum.spinoza.it
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421/1/2011:S.Agnese ♥ ’GNÉSA È LA MIA FIDANZATA♥
E se la mia fidanzata fosse Gnésa? E’ stato Marcellino, che non è “pirolo” come sembra, a suggerirmelo! Lui è un “biblologo”, no, come si dice? Un bibliofilo, e queste cose se non le sa lui, per questo l’ho fatto venire su, quel terùn. Mi fa: “Ascolta, perché non dici che la tua fidanzata si chiama Gnésa”? “Gnésa?” faccio io. “Gnésa” fa lui. “E chi è?” faccio io.”Gnésa”-lui è un bibliofigo- “è quella che quel prete calabrese, Padula*, le guarda il culo quando va a riempire l’orcio alla fonte. E che culo!” “Ma è calabrese ?” faccio io. E Marcellino: “Ci pensi, Silviuzzu, è calabrisa: ‘u pilu calabrisi, e teniamo contenti i forestali! Diranno: Silviuzzu nustru, ‘u patrunu ‘da Silva, si piglia ‘u pilu nustru, ‘u pilu da Culabbria, autru ca “bungabunga”, cchjù pilu pi’ ttutti, e facimu: “Gnésa-Gnésa”!”
[*Nota dell’Intercettatore: Padula è il prete e storico della Calabria dell’ottocento]
“Opri la cappelletta der zuffraggio, damo tu’ tocchi, e poi sonàmo a festa”
[Belli, CCXXXI] da: Fforum.spinoza.it
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