Interconnessione/ mobile. In Italia arriva il “4G”, l’LTE

Da Redazionetitel @titelonline

Daniele Carloni

Daniele Carloni – Nel mondo si parla ormai da molto tempo di questa nuova tecnologia, soprattutto con il lancio del nuovo Iphone5 che, appunto, supporta lo standard che andremo a capire più a fondo di cosa si tratta.

Iniziamo col capire quale è la differenza tra il termine 4G ed LTE:  l’LTE, in inglese “Long Term Evolution”, è la più recente evoluzione degli standard di telefonia mobile/cellulare, ovvero successore del GSM (2G, seconda generazione) e UMTS (3G, terza generazione); il 4G (quarta generazione) è un termine che racchiude vari standard e tecnologie che permettono applicazioni multimediali avanzante e collegamenti ad altissima velocità (anche superiori a 1Gb/s).

Da un punto di vista teorico, l’LTE fa parte del segmento “Pre-4G”, ovvero si colloca in una via intermedia tra le tecnologie 3G (ad esempio L’UMTS) e quelle 4G che sono ancora in fase di sviluppo.

A causa della grossa confusione dell’utilizzo dei due termini, soprattutto nelle attività di marketing da parte delle grandi compagnie telefoniche, l’ITU (l’unione internazionale nelle telecomunicazioni) ha deciso di applicare al termine 4G anche all’LTE e il WiMax.

Ma in cosa consiste l’LTE?

L’obbiettivo principale era quello di portare la banda larga in mobilità anticipando i tempi del “vero” 4G.
Se analizziamo le velocità promesse, questa tecnologia garantisce prestazioni in download fino a 326,4 Mb/s in download e 86,4 Mb/s in upload! Valori che non possiamo paragonare nemmeno collegando 10 ADSL nello stesso momento!

Oltre ad un discorso di velocità, il grosso vantaggio che porta questo standard è la possibilità di garantire ottime prestazione anche in movimento, ovvero navigare con ottimi risultati anche se stessimo viaggiano ai 350 Km/h!

In Giappone, la NTT DoCoMo (principale operatore telefonico mobile giapponese), è riuscita a fare uno streaming di ben 32 filmati ad alta definizione su di un nuovo terminale connesso in 4G. L’aspetto più interessante è che il test è stato effettuato su di un’autovettura in movimento alla velocità di 20 km/h: La riproduzione non ha subito alcuna interruzione. I tecnici hanno così garantito che il nuovo terminale sarà in grado di scaricare fino ad un massimo di 100 Megabit/s in movimento e 1 Gigabit/s in posizione ferma! In sintesi, si potrebbe scaricare un film in meno di 30 secondi. Se paragonato alle tecnologie attuali di terza generazione che supporta massimo 14,4 Mbit/s (HSDPA), possiamo considerare che il passo è stato veramente enorme.

Le principali caratteristiche dell’LTE, rispetto agli attuali standard in Italia, sono la velocità in download e upload nettamente più alte, il tempo di risposta (RTT) inferiore ai 10ms (attualmente l’HSPA si aggira sui 70/80ms) e l’ottimo supporto dell’utilizzo in mobilità.

Inoltre, il nuovo standard è interamente basato sul protocollo IP e supporta sia l’ipv4 che l’ipv6.

L’LTE in Italia?

Come annunciato da pochi giorni sui principali giornali, le principali compagnie telefoniche italiane hanno ufficialmente lanciato il servizio nelle 4 principali città italiane. Ma andiamo più nello storico:

In data 17 giungo 2011 è stato pubblicato il bando d’asta per l’assegnazione delle licenze agli operatori per aggiudicarsi le frequenze sul quale viaggerà l’LTE (le frequenze sono le stesse usate prima dell’arrivo del digitale terrestre), conclusa poi il 30 settembre 2011 con l’obbiettivo di ricavarne 2,4 miliardi di euro.
L’asta ha portato nelle casse dello stato quasi 4 miliardi di euro (3.945 milioni), suddivisi per i 4 principali operatori italiani.

I primi test pubblici (ovvero fruibili dai consumatori) sono partiti da Vodafone e TIM nei primi mesi del 2012 nella città di Torino. I primi di novembre hanno poi ufficializzato il lancio dell’LTE anche in altre città, ad esempio TIM ha investito anche nella copertura di Roma, Milano e Napoli, mentre Vodafone sempre nella città di Roma e Milano e altre piccole realtà.

H3G ha coperto la prima zona nel piccolo comune di Acuto, in provincia di Frosinone, dichiarando che completerà entro il 2012 le principali città italiane, mentre Wind ad oggi non ha ancora attivato alcun ripetitore, anche loro garantendo di riuscire entro il 2012 a coprire le principali città italiane e integrando la loro offerta LTE anche nell’offerta di connettività fissa in maniera del tutto trasparente per i clienti.

In rete girano già dei test effettuati con la tecnologia LTE, che ad oggi è possibile usufruire solamente con una chiavetta USB o con il tablet Samsung Galaxy 8.9 (gli Iphone5 dovranno ancora attendere), e i risultati ottenuti sono molto vicini ai dati presentati dalle varie compagnie telefoniche (una media di 90 mbit/s in download e 25 mbit/s in upload)

Ci sarà sicuramente ancora molto da parlare su questa nuova tecnologia, soprattutto in attesa che le 4 compagnie possano espandersi su tutto il territorio italiano, e dati più precisi si potranno avere nel momento che anche i consumatori si adotteranno di terminali atti a collegarsi in LTE, ma la cosa più curiosa sarà sicuramente guardare le offerte che le compagnie telefoniche presenteranno. Visto che si riuscirà ad arrivare veramente a queste velocità (se non addirittura più alte), ci “limiteranno” ancora con offerte a soglie di traffico mensile?

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