Interessi più bassi, ma sempre tra i più alti

Creato il 14 gennaio 2013 da Brasilitalia

Gli Interessi delle carte di credito sono i minori dal 1995, ma rimangono sempre vicini al 200% all’anno.

I tassi di interesse sui prestiti hanno chiuso nel 2012 col più basso valore da quando è iniziata la serie di questa ricerca storica nel 1995. Tuttavia, secondo l'Associazione Nazionale dei Dirigenti in Finanza, Gestione e Contabilità (Anefac),  il tasso applicato sulla carta di credito è ancora vicino al 200% (9,37% al mese; 192,94% annuo).

In una dichiarazione, il coordinatore dello studio, José Miguel Ribeiro de Oliveira, afferma che "la riduzione può essere attribuita a una maggiore concorrenza da parte delle istituzioni finanziarie dopo che le banche pubbliche ridurre i loro tassi di interesse; lieve riduzione dei tassi di inadempienza, e si prevede un aumento di tale inadempienza nei prossimi mesi in un contesto di maggiore crescita economica. "

Il “cheque especial”, un'altra modalità ampiamente utilizzato dai consumatori [brasiliani], ha avuto anch’esso il tasso più basso dal 1995, chiudendo l'anno con interesse di 7,82% mensile (146,83% annuo).

Secondo i dati dell'indagine, il tasso globale medio di interesse per gli individui è stata ridotta di 0,19 punti percentuali nel mese (4,12 punti percentuali nel corso dell'anno), corrispondente ad una riduzione del 3,37% nel mese (4,43 % nei dodici mesi).

fonte: UOL

Belle parole, ma in pratica cosa vuol dire? Facciamo un esempio pratico, 363simulando un finanziamento in Italia e in Brasile. I dati che citerò sono presi come sempre da internet, quindi è probabile che andando direttamente in banca i valori possano cambiare, Ma non credo più di tanto. Allora…

Per l’Italia ho preso come riferimento la Findomestic, forse la più famosa e usata società di credito personale nel Bel Paese. E ricordo che quando vivevo in Italia, gli interessi della Carta Aura, proprio della Findomestic, erano i più alti in assoluto. Per il Brasile invece ho simulato con il Banco Bradesco e col Banco Itau. Questo del banco Itau forse é il più veritiero, dato che ho qui tra le mani un contratto di credito proprio di questo Banco. Ma andiamo a vedere.

Immaginiamo che Carlo, commercialista di Milano, chieda un prestito alla Findomestic di 10.000 euro e che intenda pagare in 36 mesi. La Findomestic propone questo:

    • 36 RATE DI 317,07 €
    • TAN fisso 8,80%
    • TAEG 9,16%
    • NESSUNA SPESA INIZIALE
    • TOTALE DA RIMBORSARE 11.414,42 €

Ora immaginiamo che João, microimprenditore di Curitiba, abbia la necessità di richiedere anche lui un finanziamento di 10.000 Reais. Prima si reca al banco Bradesco. La loro proposta:

    • 36 RATE DI 690,62 R$
    • CET (Custo Efetivo Total) 110.66% ALL’ANNO
    • 176,75 R$ DI SPESE INIZIALI
    • TOTALE DA RIMBORSARE 24.862,32 R$

Per curiosità si rivolge anche al Banco Itau. Questa é la loro proposta:

    • 39 RATE DI 786,05 R$
    • CET 96,48% ALL’ANNO
    • 208,63 R$ DI SPESE INIZIALI
    • TOTALE DA RIMBORSARE 30.655,95 R$

Alla fine, al di là dei numeri o dei tassi d’interesse, quello che balza all’occhio é che un italiano pagherebbe ogni mese poco più di 300,00 euro, e che alla fine dei tre anni avrebbe pagato in più “solo” 1.414,42 euro. Il povero brasiliano invece si troverebbe a pagare ogni mese una rata di 700/800 reais e alla fine dei tre anni avrebbe pagato, nella migliore della ipotesi, 14.862,32 R$ e nella peggiore 20.655,95 R$. Dobbiamo aggiungere qualcos’altro?


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