Buon lunedì lettori e buon inizio settimana!
come da tempo immemore (sono più di quattro anni ormai!) eccomi con la rubrica dedicata alle mie scoperte in libreria!
Il secondo libro di oggi è del grande George Martin! Sono gli scritti giovanili che approdano in Italia in questa bella edizione mondadori! Di Martin, oltre alle Cronache del ghiaccio e del fuoco, aka Il trono di spade, ci sono altri romanzi (Wild card) che però nonmi attirano molto, questi invece sembrano più fantasy e intriganti.
Pagine: 416
Prezzo
: € 18,60 -€4,99 ebookEditore: NordData di pubblicazione: 9 Aprile 2015t Trama Una percentuale altissima, che in un primo momento aveva dato speranza al mondo intero. Si pensava che quei «bambini speciali» avrebbero aiutato l’umanità a progredire in campi come la medicina e la fisica, la tecnologia e l’informatica. Ma, adesso che le prime generazioni di geni sono diventate adulte, la situazione è radicalmente cambiata. I governi hanno scoperto a proprie spese che quelle persone sono troppo intelligenti per essere controllate e, da risorse preziose, si sono rivelate una minaccia da discriminare fin dalla nascita. Una delle conseguenze di questa politica, però, è stata la comparsa di un’organizzazione terroristica guidata dal carismatico e inafferrabile John Smith, il ricercato numero 1 dalle autorità americane. Ci vuole un genio per trovarne un altro, così il compito di catturarlo viene affidato all’agente speciale Nick Cooper, pure lui dotato di straordinarie capacità logiche. È l’inizio di uno scontro senza precedenti. Di uno scontro tra due menti uniche– in cui ogni mossa di Nick potrebbe essere stata anticipata dal suo avversario –, e di uno scontro tra due personalità profondamente diverse, eppure segnate entrambe da dubbi e conflitti morali. E, nel corso di questa cruenta partita a scacchi con John Smith, Nick si renderà conto che niente è come sembra. Perché anche la giustizia custodisce un’anima nera…
Autore: Beorge R.R. Martin
Pagine: 216
Prezzo: 18,50 euro
Editore:Mondadori
Data di pubblicazione: 7 aprile 2015
Trama
Milioni di lettori in tutto il mondo hanno imparato a conoscere e amare George R.R. Martin a partire dalle gesta eroiche o scellerate delle donne e degli uomini che popolano l'universo delle "Cronache del Ghiaccio e del Fuoco". Ma prima di diventare l'autore fantasy più famoso, letto e amato del mondo, Martin è stato un bambino e un ragazzo innamorato della parola, come lettore e già come scrittore. Le sue prime prove autoriali risalgono agli anni dell'asilo, quando compose un'enciclopedia dei pianeti in cui si alternavano corpi astrali realmente esistenti come Marte e Giove, pianeti tratti dai fumetti e altri di sua totale invenzione. E alle elementari si faceva pagare dai compagni di giochi i suoi primi racconti horror, alla tariffa di un penny a pagina finché uno dei suoi primi lettori non iniziò ad avere gli incubi e i genitori gli intimarono di smetterla. Ma non si perse d'animo e per fortuna continuò a scrivere, per tutto il liceo e al college, frequentando corsi di scrittura creativa e soprattutto compiendo un lungo apprendistato come autore su decine di fanzine, riviste di fan dei supereroi che in quegli anni venivano rivoluzionati dalla rinnovata Marvel di Stan Lee e dei suoi "supereroi con superproblemi". E non è un caso se il primo testo di Martin pubblicato, nell'agosto del 1963, è una lettera di complimenti per i Fantastici 4. La genesi supereroica si ritrova infatti anche in "Solo i bambini han paura del buio", il racconto che apre questa raccolta, che è il primo di due volumi che completano l'edizione italiana dei racconti di Martin, cominciata nel 2006 con la pubblicazione dei Re di sabbia e proseguita l'anno successivo con Le torri di cenere. I primi tre racconti, scritti negli anni Sessanta mostrano un Martin giovane ma già in possesso delle virtù di un grande scrittore, particolarmente a suo agio nello spaziare tra generi, dal fantastico del già citato "Solo i bambini" all'epico eroico della "Fortezza", con un'insolita incursione nel politico (senza rinunciare a ironia e azione, ovviamente) con "E morte il suo retaggio". I restanti quattro sono stati scritti tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, veri e propri gioielli letterari, percorsi da una vena crudele e perturbante che avvicina Martin a maestri assoluti quali Edgar Allan Poe o, mutando forma espressiva, Roman Polanski o Alfred Hitchcock. Sette meraviglie che mostrano, se ce ne fosse ancora stato bisogno, che George R.R. Martin non è un grande scrittore di genere, ma un grande, grandissimo scrittore. E basta.
Cosa ne pensate? a me il primo intriga particolarmente!