Internazionale.it: il primo giornale al mondo ad avere un Changelog?

Creato il 25 novembre 2014 da Pedroelrey

Sco­pro su segna­la­zione di Donata Colum­bro (che dall’1 dicem­bre 2014 andrà a lavo­rare in reda­zione) che il nuovo sito di Inter­na­zio­nale ha appena aperto un blog che si chiama Chan­ge­log (del quale ho fatto uno screen­shot usato come imma­gine di que­sto post). Credo sia il primo new­spa­per il mondo ([update]: No, non lo è: alcuni amici ci hanno segna­lato i Chan­ge­log di Mani­fe­sto e L’Adige) che fa que­sta scelta e per con­fer­mare que­sta ipo­tesi ho fatto un po’ di ricerche.

  • Quartz ha per esem­pio un blog nel quale rac­conta il die­tro le quinte del pro­getto, ma non spe­ci­fi­ca­mente com’è cambiato/cambia il sito. Al lan­cio del resty­ling man­da­rono una new­slet­ter spe­ci­fica agli abbo­nati, e poi basta.
  • Medium, che per ora va molto di moda, ha un blog spe­ci­fico nel quale spiega le fea­tu­res imple­men­tate per gli utenti. Cosa pos­siamo fare di nuovo noi iscritti/scrittori?
  • Anche su Nie­man­Lab e Poyn­ter ho cer­cato info­ma­zioni su blog di tipo Chan­ge­log (stelle polari per infor­ma­zioni sull’innovazione del gior­na­li­smo) ma banal­mente cer­cando “Chan­ge­log” al loro interno, la ricerca non resti­tui­sce i risultati.
  • [update] Dal Mani­fe­sto invece ci segna­lano che il blog Chan­ge­log loro ce l’hanno

    @pedroelrey @DataMediaHub mi dispiace… Inter­na­zio­nale è (almeno) il secondo… http://t.co/GmKto7mMKG

    — il mani­fe­sto (@ilmanifesto) Novem­ber 25, 2014

  • [update] Un blog Chan­ge­log c’è anche su L’Adige. Ecco l’indirizzo

Il Chan­ge­log è un con­cetto fon­da­men­tale online. Esi­ste dalla notte dei tempi e il suo valore è cru­ciale. In qua­lun­que momento chiun­que, sem­pli­ce­mente leg­gendo il Chan­ge­log, può vedere cos’è cam­biato in un pro­getto online. Un esem­pio clas­sico è Wiki­pe­dia. Ad esem­pio se cer­cate la voce “Inter­na­zio­nale” su Wiki­pe­dia, in alto a destra vedrete che è pre­sente la pagina “Cro­no­lo­gia”: tutti pos­sono vedere chi ha fatto le ultime modi­fi­che ad ogni sin­gola voce nell’enciclopedia e cosa è stato modificato.

Il web è vivo, cam­biare è nor­male: basti pen­sare a quante volte un arti­colo, un post viene modi­fi­cato dopo la sua pub­bli­ca­zione, per arric­chir­rirlo, cor­reg­gere errori. Dare noti­zia di que­sti que­sti cam­bia­menti è un ser­vi­zio impor­tante — prima ancora che un atto di tra­spa­renza — per­ché l’utente sap­pia cosa c’è di nuovo. Spe­cie se tutto ciò avviene anche in ambito più tec­no­lo­gico, mostrando la cor­re­zione di errore (magari su segna­la­zione UGC e feed­back dei let­tori). Il chan­ge­log è un con­cetto — anche que­sto! — che viene dal mondo dello svi­luppo, del codice. Io fac­cio il mio pez­zet­tino, lo trac­cio, do ad altri la pos­si­bi­lità di vedere cos’ho fatto e dove sono arri­vato. Loro potreb­bero ripar­tire da lì, invece di rein­ven­tare la ruota tutte le volte.

Le imma­gini:

  • In alto il Chan­ge­log di Data­w­rap­per (soft­ware dif­fu­sis­simo per fare visua­liz­za­zioni) da Github: come cam­bia l’applicazione e chi ci sta lavorando.
  • In basso uno screen­shot del Chan­ge­log, il blog di Internazionale


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