Siamo figli di una storia precisa, siamo un paese che ha subito varie dominazioni, non siamo mai stati un paese-nazione unito, ancora oggi l'Italia è una nazione nella quale coesistono tante identità, tanti modi differenti di vedere i rapporti, tanti modi diversi di vivere la vita quotidiana.
Questo è il grandissimo limite italiano, la totale non capacità di trovare una soluzione condivisa a problematiche comuni e collettive, la non capacità di guardare al di là del proprio piccolo orticello nel quale si vive in maniera personale tutto, emozioni, passioni, visioni del mondo e problemi.
Se dovessimo edificare un ponte, assisteremmo a quelle scene comiche tipiche nostre, nel quale si vedrebbero molti utenti coinvolti nel progetto, e ognuno con una visione diversa di come dovrebbe essere edificato.
Vedremmo questo ponte ricostruito molte volte, alla fine non avrebbe nulla del progetto originale, sarebbe un puzzle di idee e progetti differenti.
Lo vedremmo costruito, ma sarebbe una creazione a tutti gli effetti italiana.
Celebrare 150 anni di unità italiana non serve, perchè quella frase unità è una bella parola scritta su un muro o sui libri di scuola, quello che voglio celebrare è l'unità come scambio di informazioni che la rete sta costruendo attorno alla nostra identità italiana.
Improvvisamente i modi differenti di vedere le cose, diventano ricchezza, i social network diventano anche luoghi in cui si scambiano suggerimenti, consigli, o si segnalano idee nuove che non avremmo mai valutato.
Il " miracolo" se così lo vogliamo definire lo sta producendo la rete, nella maniera in cui questo scambio e condivisione, crea curiosità, e la curiosità fa muovere le persone a valutare almeno idee nuove, a vederle a dare un parere.
Viviamo una apertura mentale nuova attraverso il mondo del web 2.0 ormai 3.0.
L'augurio che mi faccio e che faccio a ognuno di voi, è che sia l'inizio di un cambiamento nel nostro modo di concepire i rapporti e l'ambiente che ci circonda.
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