Internet aiuta la memoria o la indebolisce?

Creato il 10 agosto 2011 da Dher

Il nuovo quesito che gli attenti osservatori delle dinamiche virtuali si pongono riguarda l’interazione tra il cervello umano e la rete: nella fattispecie ci si chiede se e quanto internet condizioni la nostra capacità di memorizzare.

Se ci pensate bene la domanda posta nel titolo del post è estremamente pertinente all’attuale utilizzo che facciamo della rete; non perdiamo infatti più tempo a memorizzare date importanti, ricorrenze, compleanni e tantissime altre cose, non passiamo nemmeno un minuto a cercare delle voci sulle enciclopedie cartacee delegando unicamente ad internet funzioni di memoria e ricerca.

Basta aprire il proprio profilo Facebook per vedere chi festeggia il compleanno e quando e googlare il termine che stiamo cercando per avere milioni di risultati in pochissimo tempo.

I ricercatori del Dipartimento di Psicologia della Columbia University hanno effettuato dei test cognitivi su un campione della popolazione studentesca del campus americano e hanno definito il cosiddetto Effetto Google, in base al quale è cambiato il modo in cui la nostra memoria interagisce con la rete, o meglio, come la rete modifica la nostra capacità di memorizzare.

In base all’effetto Google si è creato una enorme memoria di massa collettiva e virtuale in cui l’obiettivo principale non è tanto l’oggetto della ricerca ma il come trovarlo, non la nozione ma il server su cui si trova.
Tutto è, insomma, a portata di mano, o di tastiera se volete, ma questo non vuole necessariamente dire che il cambiamento sia positivo o negativo: per questo bisognerà attendere altri, e più approfonditi, esperimenti.


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