Leggendo il titolo probabilmente storcerete il naso, spero di aver torto, tuttavia credo che per molti internet sia proprio questo, un luogo dove trovare conferma delle proprie certezze e non invece un magazzino di informazioni per formarsi un pensiero critico (anche e soprattutto verso se stessi). Un posto dove divertirsi e rilassarsi solamente, e non dove riempire i vuoti della conoscenza di ognuno di noi. Un posto dove appagare gli occhi e non un luogo dove appagare la mente. Non dico che in internet non ci si possa rilassare, divertire, svagare, ecc. dico solo che e’ diventato molto difficile fare tutto il resto. Siamo sempre con la mente addormentata davanti al monitor, un tempo era la TV, oggi e’ internet.
Con la mente addormentata davanti al monitor
La competizione per il piu’ alto numero di visitatori porta i media (compresi i piccoli blogger) a produrre e fornire contenuti che divertano e che diano conferme ai lettori. Perche’ se non fai cosi’ non salirai le classifiche e non incrementerai il numero dei visitatori. Il parametro che consente di guadagnare dagli introiti pubblicitari e/o la popolarita’ e’ il vero padrone di internet. Cosi’ chiunque fornisca contenuto in rete cerchera’ di soddisfare l’utente, anziche’ dargli contenuti che lo istruiscano e lo facciano crescere. Se ogni contenuto e’ cosi’ misurato da classifiche e numero di visite, che a loro volta influenzano classifiche e portano visitatori, si cade in una spirale discendente della conoscenza.
Cosi’ le voci stonate vengono escluse, non trovano spazio, non riescono a far breccia anche se fornite dal mondo accademico (o almeno quella parte del mondo accademico ancora capace di informare). No, gli utenti sono troppo poco inclini ormai a ricevere informazioni non in sintonia col proprio “credo“. Nessun dubbio, solo certezze. Alla larga voi che distribuite conoscenza, noi l’abbiamo gia’, quella vera, quella nostra, quella facile.
Stiamo vivendo in uno strano tempo, internet che avrebbe potuto e dovuto portare alla diffusione dell’informazione, si sta’ rivelando invece un pozzo, in cui in fondo, al buio, vengono relegate tutte le informazioni migliori, mentre emergono solo le informazioni la cui unica logica sia quella della visibilita’ e della diffusione. Informazioni che possano aumentare il numero di visitatori e i guadagni pubblicitari e/o di notorieta’.
Questa nostra debolezza ci sta’ rendendo sempre piu’ deboli, come individui e come societa’. Se saremo fortunati (o sfortunati) non ci sveglieremo mai da questo torpore cognitivo, cosi’ almeno non capiremo che e’ tutta colpa nostra.