Sostiene Mantellini, a mio avviso giustamente, che internet è di tutti. Anche degli stronzi. Nessuno nega loro il diritto di venire a galla: per vederli meglio, per accorgersi di che pasta sono fatti, che gruppo sanguigno hanno, quale credo professano. Ed è quasi bello vederli così, a debita distanza, per non percepirne l'odore. Già. Internet è di tutti ed è, ripeto, un bene che resti così la cosa, almeno finché lascia l'odorato in pace.