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Oggi sul Corriere della Sera c'era un interessante articolo sul concetto di sperimentazione, si parlava di come la tecnologia e le sue evoluzioni, costituiscano per l'Italia una grandissima sfida in termini di crescita personale e di evoluzione.
Io voglio andare oltre l'articolo e parlare proprio di questa frase, sperimentazione, sperimentare, ovvero trovare cose nuove, partire con una mente aperta e vedere se può essere una strada praticabile.
Non so se qualcuno di voi ha notato che la rete trasforma le persone, soprattutto noi italiani, un popolo particolare, che ha fatto della cultura dell'individualismo e del passaparola una vera arte.
Analizziamo come siamo fatti, se un metodo fa guadagnare dei soldi ma non è provato da più persone, viene da noi liquidato come perdita di tempo, perchè le nostre barrire difensive si alzano subito, la cosa che in noi emerge subito è la diffidenza, quello che la nostra mente si mette a pensare e coltiva, è il senso delle diffidenza e della fregatura.
La sperimentazione, quella parola magica che nella nostra cultura mediterranea è una parola poco interiorizzata in rete si trasforma.
Con l'aiuto di Internet e del computer ci colleghiamo al mondo, ai nostri amici, e improvvisamente ci scambiamo informazioni e consigli utili e pratici, anche su argomenti che non avremmo manifestato in pubblico, perchè avremmo avuto sguardi diffidenti e sorrisi scettici.
Forse la rete cambierà anche queste nostre visioni sulla realtà, forse ci aiuterà ad uscire da quella logica che ci rende un popolo particolare, un popolo dove le innovazioni arrivano con un media che è pari a 10 anni in ritardo, rispetto ad altri paesi.
Internet forse ci aiuterà a capire che occorre la sperimentazione, occorre sperimentare per crescere e sperimentare per innovare.