E’ importantissimo capire che siamo di fronte ad una personalità in evoluzione, e quindi un singolo scarabocchio non può rivelare una personalità in ogni sua sfumatura.
Ogni genitore può imparare a interpretare gli scarabocchi dei propri figli, ma è importante che sappiano farlo con sensibilità, senza giudicare o apponendo etichette negative, tipiche degli adulti. Così come chiedere “Cosa hai disegnato?” non ha senso durante la crescita. Il bambino esprime se stesso, non deve per forza creare qualcosa, anzi così lo si mette nella situazione di sentirsi giudicato per un lavoro che perde spontaneità.
Lo scarabocchio rivela uno stato d’animo e comprenderlo vuol dire aiutare i bambini a crescere meglio.
Quindi le indicazioni principali per interpretare lo scarabocchio sono:
- Tratto marcato: energia fisica, volontà, vitalità.
- Tratto sottile: delicatezza, sensibilità.
- Tracciato lento: calma tendenza alla pigrizia, riflessione.
- Tracciato veloce: dinamismo, impulsività.
- Piccolo: introversione.
- Grande come il foglio: desiderio di attenzione.
- Fatto senza mai sollevare la matita: socievolezza, intuitività.
- Con linee angolose: resistenza, energia.
- Con linee curve: capacità di adattamento.
Questo tenendo ben presente quanto detto prima e cioè che il bambino è in evoluzione quindi lo scarabocchio NON può rivelare una personalità in ogni sua più piccola sfumatura.
Sono linee guida che si possono tenere presenti per interpretare le prime tracce che vengono lasciate dal bambino che vuole comunicare ma che ancora non è in grado di farlo.
Cari genitori, se volete approfondire l’argomento vi consiglio di leggere:
Bernson “Dallo scarabocchio al disegno”
Piaget “La formazione del simbolo del bambino” Ed. La Scuola