Nel seguente articolo andremo ad analizzare il thriller fantascientifico, “The Matrix”, realizzato dai fratelli Wachowski e vincitore di ben quattro Academy Awards. Il film racconta la storia di Thomas A. Anderson, un robottino aziendale, genio del computer, il quale diventerà il Messia che libertà l’umanità dalla sua prigionia high-tech.
Tutte le opere creative seguono il modello dell’Albero della Vita. I film, per esempio, illustrano chiaramente questo concetto, in quanto, quasi ogni film, ha un suo eroe con dei particolari desideri/obiettivi, che dovrà realizzare nel corso della storia. Il nerd un pò sfigato, che alla fine del film si sposa con la ragazza dei suoi sogni. La Regina che vuole unificare l’Inghilterra. L’agente dell’FBI che cerca di risolvere il “caso della vita” senza rimanerci secco. Lo Yitzerah Sefer, il più antico testo cabalistico giunto fino a noi, afferma: “Dio creò l’universo con una storia [Sipur]“, ne deriva che ogni storia è specchio del processo di creazione divina.
Se volessimo trasportare la trama del film sull’Albero, potremo osservare abbastanza empaticamente la natura delle sfere, come esse siano collegate l’un l’altra e come lavorino assieme allo scopo di giungere all’obiettivo finale. Per soddisfare, insomma, il desiderio dell’eroe.
1 – CORONA – FORMULAZIONE DEL DESIDERIO
Il film inizia con un flusso infinito di numeri generati a computer. Questa immagine ricalca un’altra tesi del Sefer Yetzirah e cioè quella che Dio “creò l’universo tramite i numeri.” Procedendo nel film, sentiamo Trinity, l’eroina della storia, interpretata da Carrie-Anne Moss, formulare l’auspicio che si realizzerà alla fine del percorso lungo l’Albero: “Morpheus crede che sia l’eletto.” Proprio qui, nella Corona, in cima all’Albero, Trinity dichiara l’intento della missione: “E’ lui l’eletto”? Questa parte iniziale ci introduce anche ai protagonisti principali, Trinity, Morpheus e questo misterioso Eletto. Proseguendo nel film, Trinity domanda: “Sei sicuro che la linea sia pulita?” L’eroina qui annuncia la presenza di un antagonista. Non sappiamo chi o perché, ma qualcuno lì fuori è in grado di intercettare le linee telefoniche (a rappresentare i sentieri che collegano le sfere). Tutto quello che sarà è presente nel seme, nella Corona, anche le avversità e gli ostacoli.
Mentre la telecamera zooma sul numero zero (il “nulla” è legato alla sfera della corona), lo schermo si dissolve in una sfera bianca. Il bianco, naturalmente, è il colore della Corona. Questa sfera, nella scena seguente, diventa una torcia in mano ad un poliziotto che sta inseguendo Trinity. Non capiamo perché vogliono catturarla e conosciamo ben pochi dettagli, ma è così che deve essere. Nessuno potrà mai comprendere realmente i potenti bagliori di luce della Corona.
Nella scena successiva, troviamo il protagonista, Thomas A. Anderson, mentre sta dormendo sopra la sua scrivania. Davanti a lui, sullo schermo del pc, appiaiono le parole “Svegliati, Neo”. La kabbalah insegna che ognuno di noi possiede sia un nome banale come Thomas datoci dai nostri genitori e un nome spirituale donatoci dal Dio celeste. In questo caso, Neo. Ai kabbalisti piace anche giocare con le lettere delle parole per codificare i loro significati occulti. Mischiate le parole del nome NEO e in men che non si dica otterrete la parola ONE. L’intera trama del film è incentrata sul graduale risveglio di Neo, dall’ignoranza alla vera accettazione del suo potenziale.
Nello schermo del pc compare poi la frase “segui il coniglio bianco”. Quest’ultimo, nell’opera “Alice nel paese delle meraviglie”, conduce l’eroina “giù nella tana del bianconiglio”, suggerendo che Neo dovrà scendere nelle profondità del suo inconscio per trovare delle risposte. Cosa ancora più importante, Neo dovrà “attraversare” l’Albero. Dopo pochi istanti suona il campanello: queste sono le ultime scene della prima parte/sfera chiamata “Corona”. Una volta aperta la porta si trova davanti dei “clienti” che lo trovano più ‘”bianco” del solito (un altro riferimento al colore della Corona). Sentiamo poi Neo affermare: “mai provata la sensazione di non sapere se sei sveglio o stai ancora sognando?”
Poco prima che finisca questa prima fase, Neo chiarisce la sua missione, il suo desiderio, proprio come dovremo fare tutti, in questa prima fase, mentre cerchiamo di realizzare i nostri obiettivi percorrendo l’Albero. Desidera risvegliarsi, trovare l’illuminazione. Tutto qui. Questo è ciò di cui parla il film. Il resto della pellicola serve solo a descrivere il “come” raggiunge questi obiettivi. Addentriamoci, quindi, nella tana del bianconiglio.
2 -SAPIENZA – BREVI ISTANTI DI VERITA’
Qui, nel benevolo ed espansivo pilastro dell’Albero della Vita, Neo riceve un telefonino dalla Fed Ex, iniziando ad avere una conversazione con “l’uomo saggio”, Morpheus, il suo futuro mentore. Proprio come Gandalf il Grigio è il mentore di Bilbo l’Hobbit e Yoda la figura saggia a cui si rivolge Luke Skywalker, così Morpheus, interpretato da Laurence Fishburne, rappresenta lo spirito guida di Neo. Il film, non ci mostra ancora Morpheus, lo sentiamo però dare indicazioni a Neo. Dalla conversazione traspare il lato compassionevole del “saggio” che guida con piccole indicazioni colui che vuole trovare l’illuminazione. Lentamente, proseguendo con la trama e con il percorso iniziatico, il personaggio di Morpheus diventerà sempre più tangibile. Per ora, però, Morpheus è solo una voce nelle orecchie di Neo, che gli sta offrendo una via di fuga dalla minaccia incombente. Viene chiesto a Neo di uscire dalla finestra di un grattacielo molto alto, ma il nostro protagonista si tira indietro. Ha paura delle altezze. Un pò come tutti. La via di fuga offerta da Morpheus simboleggia le altezze spirituali a cui Neo non è ancora pronto. Se lo fosse stato il film avrebbe potuto tranquillamente terminare qui. Non ci sarebbe stato bisogno di tutto il resto. Ha paura e non conosce la sua parte spirituale, rifiuta di “staccarsi” dal materialismo. Un pò quello che è successo a tutti noi quando abbiamo “alzato il velo”. Per questo abbiamo bisogno del resto dell’Albero per concludere il nostro percorso. Neo non riesce a sfuggire ai suoi aguzzini e viene catturato.
Gli agenti lo gettano poi in una camera per gli interrogatori, in cui possiamo notare una ulteriore evoluzione nel cammino dell’eletto.
3 – COMPRENSIONE: PRESSIONE, ARMI ED UN ATTO DI FEDE
Finalmente, cominciamo a capire cosa sta succedendo. Questa sfera mette Neo sottopressione. Gli antagonisti, cercano di costringelo a farsi condurre dal loro vero obiettivo, Morpheus, in cambio di una ripulita alla sua fedina penale carica di reati informatici. Un Neo fin troppo confidente, nell’energia espansiva della Sapienza, appena scoperta, sfida gli agenti: “Non mi fanno paura i suoi metodi da Gestapo”, dice, mostrando loro il dito medio. Qui la metafora è sbalorditiva. La Gestapo nazista è l’incarnazione della più oscura, energia oscura di questa sfera fuori controllo, Neo collega subito le due cose. Saturno, inoltre, il pianeta della pressione e del karma, governa questa sfera così come il dito medio mostrato da Neo.
Mentre si potrebbe concludere che Neo si stia semplicemente attenendo al simbolismo della sfera, anche gli agenti conoscono bene il territorio. Reagiscono con violenza, inserendogli una biospia nella pancia progettata per tracciare la sua posizione ovunque vada. Proseguendo nel film, vediamo Neo svegliarsi e rendersi conto che si trattava di un sogno….o forse no?
Morpheus chiama Neo dicendogli di incontrarsi presso l’Adams St Bridge. Cosa rappresenta questo ponte? L’abisso.
Trovarsi nei pressi del “ponte” non significa averlo attraversato (metafora che rappresenta il passaggio dalla sfera della Comprensione a quella liquida della Misericordia). Nel film, piove abbondantemente, a indicare che Neo si sta avvicinando alla 4a sfera. Lo vediamo aspettare sotto il ponte mentre una macchina accosta sulla sinistra e lo carica: è una metafora per indicare la sua posizione nel pilastro sinistro dell’Albero. Entra in macchina e Switch, un elemento del gruppo di Morpheus, gli punta una pistola contro. La pressione della Comprensione lo tormenta ancora. Come il traghettatore negli antichi miti greci, così la macchina lo condurrà attraverso gli abissi fino a Morpheus. Neo, tuttavia, dovrà prima dimostrare la sua fedeltà facendosi togliere la biospia. “Via la camicia”, gli ordina Switch. “In questo momento c’è solo una regola:. O la nostra via o vai fuori dai piedi”
Neo deve fidarsi di queste persone. Purtroppo, ancora immaturo nella sua crescita spirituale e con i rimasugli del vecchio Thomas Anderson, reagisce arrogantemente, aprendo la porta e manifestando la volontà di andarsene. Ma, la bella Trinity, che parla lo stesso linguaggio dell’Eletto, lo ferma con la sua voce, suadente e gentile: “Fidati di me”
Ecco il test di Neo, il suo atto di fede. Si sottomette. Si arrende. La sfera della Comprensione venne concepita per produrre così tanta pressione da far arrendere, alla fine, soggetto.
Ma non bisogna mai darsi per vinti. I suoi nuovi compagni si sbarazzano della biospia e Neo finalmente attraversa l’Abisso . Ora è pronto per incontrare il misericordioso Morpheus, il re di coloro che si sono risvegliati, come Giove era il re degli dei.
4 – AMORE/MISERICORDIA: GUARIGIONE E OPPORTUNITA’
Neo attende all’esterno di un edificio. La pioggia cade ancora più copiosa dal cielo, sottolineando il passaggio alla sfera acquosa dell’amore, della compassione e del sentimento. Più Neo si avvicina a Morpheus più i tuoni sembrano scrosciare violentemente. Giove, il pianeta di questa sfera, è il dio del fulmine. Neo entra in una stanza dove Morpheus, tradizionalmente conosciuto come il dio dei sogni, lo attende. Anche il monologo di Morpheus sembra rispecchiare le qualità oniriche e sentimentali incarnate da questa sfera.
“Immagino che in questo momento ti sentirai come Alice che ruzzola dentro la tana del bianconiglio,” dice. “E’ tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra, non sai bene di cosa si tratta ma la avverti … E’ questa sensazione che ti ha portato a me”.
Solo le sensazioni hanno portato (Neo) verso la Misericordia (Morpheus). In un certo senso, Morpheus è come Giovanni Battista, che battezzò la gente con l’acqua per risvegliare la loro spiritualità. “Io vi battezzo con acqua. colui che viene dopo di me. vi battezzerà. in Spirito Santo e fuoco” (Lc 3,16). Costui sarebbe stato Gesù di Nazareth, o in questo caso, Neo di Chicago.
Morpheus offre a Neo due pillole: una blu (il colore della Misericordia) e una rossa (il colore della Forza, la sfera successiva). Quella blu, anestetizzerà Neo nel confortante mondo dei sogni della Misericordia. Quella rossa, invece rappresenta il punto di inizio del suo percorso verso la sfera infuoca della Forza. Neo sceglie la pillola rossa. Nelle scene successive vediamo il protagonista risvegliarsi in una vasca con del liquido amniotico realizzando di aver dormito fino ad allora, in quello strano bozzolo. Viene trasportato attraverso degli scivoli/condotti pieni di acqua (Un riferimento ancora alla Misericordia) fino ad approdare ad un laghetto sotterraneo. Pronto ad attenderlo c’è la squadra di Morpheus.
Una volta a bordo può iniziare il processo di guarigione. Impiantano su tutto il suo corpo degli aghi per riattivare i muscoli. E’ addormentato. Neo comincia a guarire e i suoi muscoli ad espandersi.
Neo però ha accettato la pillola rossa ed ha quindi colto l’opportunità di proseguire nel suo percorso di crescita, anche noi dovremo essere in grado di cogliere tutte le opportunità che ci si presentano. Nel frattempo è necessario riposare e guarire, allenando i nostri muscoli per la successiva sfera, cioè quella della FORZA.
5 – FORZA: L’ALLENAMENTO DEI GUERRIERI
A questo punto vediamo Neo svegliarsi nuovamente, staccandosi lo spinotto che aveva collegato alla mano sinistra, la mano governata dalla Forza. Morpheus lo porta a fare un giro nella sua nave da guerra, la Nabucodonosor, chiamata come il famoso conquistatore babilonese. Neo viene infine fatto accomodare per essere informato più in dettaglio sulla “vera” storia umana. Il mondo del 22 ° Secolo non è altro che un deserto, a causa di una guerra combattuta tra l’uomo e i Robot. Gli esseri umani vengono allevati in campi sterminati per produrre energia (in quanto il sole è stato oscurato e le macchine hanno bisogno di energia per alimentarsi).
Marte, il dio della guerra, governa questa sfera. Neo non riesce ancora a sopportare questa scarica di verità ed infatti chiede disperatamente di uscire dal programma di simulazione. E’ comunque troppo tardi. Il processo di crescita ha superato il punto di non ritorno. E’ una lezione per tutti noi. In certi momenti ci pentiamo della strada che abbiamo deciso di intraprendere. Non possiamo però tornare indietro.
Il saggio Morpheus dunque allena Neo nelle arti marziali (Le arti di Marte) e rivela una profezia a Neo: l’Eletto libererà l’umanità. Il saggio mentore riferisce all’allievo che è lui stesso l’Eletto. Perchè mai inserire un atto di fede in una sfera così restrittiva? Beh, pensate alla responsabilità. Pensate alle aspettative. Si tratta di un fardello piuttosto pesante da trasportare!
6 – BELLEZZA: AMORE, EQUILIBRIO, SACRIFICIO
La sfera centrale nella colonna mediana, la bellezza fa da specchio sia alla Corona che al Regno, il desiderio iniziale e il suo compimento ultimo. Vediamo Trinity, presente nella “Corona” del film, prendersi cura di Neo, portandoli da mangiare. Le sue espressioni e i suoi sguardi rivelano l’amore provato per Neo. La sfera della bellezza richiede però anche il sacrificio. Cipher, lo stesso personaggio con cui Trinity parlò all’inizio del film, strinse un accordo con gli agenti, nel quale in cambio del tradimento nei confronti di Morpheus avrebbe ottenuto fama e gloria. Gli attori e i personaggi del mondo dello spettacolo sono governati dalla sfera della Bellezza. Cipher accetta di sacrificare Morpheus per diventare una stella. Ha un senso . Il sole, l’unica stella nel nostro sistema solare, influenza a sua volta la sfera della Bellezza.
Neo allora si dirige dall’Oracolo per sapere se veramente è l’Eletto. Prima di entrare, Morpheus avverte Neo: “Non pensare in termini di giusto e di sbagliato.” Perché? Perché ci troviamo nel pilastro centrale, che non è nè buono nè cattivo, nè destra nè sinistra, nè espansivo nè restrittivo. Neo si avvicina all’Oracolo dicendole: “Capisco perchè tu le [Trinity] piaci.” L’amore si trova sotto l’influenza della sfera della Bellezza. Come risposta alle sue preoccupazioni l’Oracle afferma: “Essere l’Eletto è come essere innamorati. Nessuno puoi dire se sei innamorato lo sai solo tu. ”
L’Amore e l’Uno. Esattamente la stessa cosa. Entrambi governati dalla sfera della bellezza, influenzata a sua volta dal Sole, la nostra unica stella. Neo insiste e cerca di farsi dare una risposta diretta dall’Oracolo. Nessuno, tuttavia, può realizzare i nostri desideri. Dobbiamo scalare l’Albero con le nostre forze. La risposta criptica lascia Neo scoraggiato. Non riesce ancora a vestire i panni dell’Eletto completamente, manca qualcosa. Non sa che il viaggio da percorrere sarà ancora lungo e tortuoso. L’Oracolo si fa sfuggire una piccola rivelazione: “Povero Morpheus … Crede così ciecamente in te che sacrificherà la sua vita per salvare la tua.”
Ritorna ancora il concetto di sacrificio – La sfera della Bellezza, ricordo, si pone al centro delle due assi della croce, un potente simbolo di sacrificio. Mentre Neo sta per andarsene, l’Oracolo gli porge un piatto di biscotti. Ci sono sei i biscotti sul piattino perché la sfera della Bellezza è la 6°. Che i registi del film lo abbiano inserito apposta o pure no , non saprei dirvelo. Non importa. In qualche modo erano a conoscenza del simbolismo. Quanti biscotti prende Neo? Lo potreste intuire anche se non avete visto il film: uno.
Questa è la sfera dove il film, in assoluto, si sofferma di più. E’ il cuore del film, il cuore di tutti noi. E’ la sfera dove l’amore viene coltivato. La sfera dell’equilibrio, del non giudizio, non vi è nulla di giusto o di sbagliato, nessun successo o fallimento. Rappresenta il sacrificio, la stella, l’Uno.
7 – ETERNITA’: RIPETIZIONE E INIZIATIVA
Mentre stanno lasciando l’edificio, Neo vede un gatto nero in due momenti ravvicinati. Un’immagine che si ripete in rapida successione. Una specie di Déjà vu. L’eternità è la sfera della ripetizione. Anche madre Natura, l’energia degli animali e delle altre forze terrestri, ricadono sotto l’influenza di questa sfera, è per questo che troviamo unicamente qui la presenza di un animale . Il Deja Vu implica un intoppo nella matrice, rappresentato, in questo caso, dagli agenti che si mettono ad inseguire Morpheus e i suoi. Come aveva previsto l’Oracolo, Morpheus si sacrifica per salvare Neo, facendosi catturare dagli agenti.
Cipher, l’informatore, inizia ad uccidere l’equipaggio all’interno della nave. Uno dopo l’altro. Anche in questo caso ritroviamo la caratteristica della ripetizione. Nel frattempo, l’agente interroga Morpheus. Più volte gli viene chiesta la posizione di Sion, l’ultima città umana. Anche in questo caso abbiamo la ripetizione. Morpheus si rifiuta di vuotare il sacco, spingendo il nemico ad affermare con disprezzo: “voi [gli esseri umani] vi insediate in una zona e vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce.” Questo discorso evoca stranamente l’energia espansiva di Madre Natura, la riproduzione e l’eterna ripetizione.
Ritornando alla nave, anche Neo decide di obbedire alle regole di questa sfera correndo in aiuto di Morpheus -”Io Rientro”. Trinity insiste per andare con lui perché Venere, il pianeta del matrimonio e delle alleanze, regna sulla sfera, legandoli in eterno nel bene e nel male.
Cogliamo questo insegnamento da Neo. Attiviamoci dal nostro interno, prendiamo l’iniziativa, piuttosto che qualcun’altro lo faccia per noi. Nella sfera dell’Eternità, si avvia la catena di eventi che potrebbero portare al compimento del nostro desiderio.
8 – SPLENDORE: AGIRE NEL MONDO MAGICO E NEL MONDO REALE
Mentre si preparano per la grande resa dei conti, Trinity parlando con Neo, afferma “Nessuno ha mai fatto una cosa del genere.” Neo, incalzandola le risponde “E’ per questo che funzionerà“. Ora parla come un vero mago. Fino a questo momento, Neo, non era altro che l’apprendista di Morpheus. Nella sfera dello Splendore, la sephiroth del mago, però, si trasforma nel maestro. L’esaltazione di questo concetto si può vedere nella famosa scena in cui combatte, in maniera spettacolare, contro le forze di polizia del palazzo dove è rinchiuso Morpheus.
Nella sfera dello Splendore, Neo scoprirà che è il Messiah. Lo Splendore rappresenta il movimento, l’azione esterna. Sul tetto, possiamo vedere Neo utilizzare i trucchi del “mago” per schivare le pallottole. Si muove ad una velocità fuori dal comune, proprio come Mercurio, il veloce messaggero alato degli dei che governa questa sfera.
Esternando la volontà espressa nella sfera precedente, Neo riesce a salvare il suo maestro. La lezione è chiara: Bisogna essere coraggiosi nelle proprie decisioni, in modo da realizzare i propri desideri e volontà.
9 – FONDAZIONE: MORTE E RINASCITA
Vediamo ora Neo procedere al livello successivo. Lui, Trinity e Morpheus, si dirigono verso la metropolitana, per raggiungere idealmente la sfera della Fondazione. Proprio come le fondamenta di un edificio si trovano nelle profondità del terreno, così la metropolitana viaggia nelle profondità del sottosuolo. La sfera della Fondazione incarna gli Inferi, il mondo della morte. Rappresenta anche la sessualità e il luogo ultimo dove tutte le energie accumulate si fondono per permettere la realizzazione del desiderio.
Rappresenta anche la sfera dei segreti: poco prima di lasciare Matrix, Trinity sembra voler confidare qualcosa a Neo. Non le sembra però il momento di arrischiarsi in una tale confidenza. L’Eletto è molto vicino alla realizzazione dei suoi obiettivi ma non è ancora finita. Situata tra Bellezza e Regno, la sfera della Fondazione rispecchierà sempre le qualità di entrambi.
Nella scena più drammatica del film, Neo deve affrontare il suo nemico finale. E’ la resa dei conti tanto attesa, il simbolo della lotta del bene contro il male. L’agente Smith esclama: “Adesso mi divertirò a vederti morire”. Il vecchio, confuso e miscredente sé di Neo deve morire per poter rinascere come l’Eletto. E, come Neo, tutti noi, per poter esaudire i nostri desideri o le nostre aspirazioni dobbiamo abbandonare il nostro vecchio se irrealizzato, al fine di diventare qualcosa di nuovo. Per farlo, dobbiamo unire tutte le sfere precedenti assieme. Neo è un buon combattente (FORZA) e sa qual’è la sua missione (COMPRENSIONE). Questo momento rappresenta il culmine del processo inziato dopo aver scelto la pillola rossa (AMORE/MISERICORDIA). E’ arrivato fin qui decidendo di salvare Morpheus (ETERNITA’), riuscendoci (SPLENDORE). Sta ora combattendo Smith in solitaria, anche se Trinity (BELLEZZA) è con lui nella sua mente.
L’agente Smith non si risparmia, pestando violentemente Neo. Trinity guardandolo e piangendo esclama: “Lo sta uccidendo.” Ancora una volta la morte. A peggiorare le cose, la nave è stata rilevata da delle sentinelle, che stanno penetrando la corazza del veivolo. Per la prima volta, la morte si infiltra sia nel mondo reale che nel mondo virtuale. Smith sembra avere la meglio su Neo. «Lo senti quello signor Anderson. Quello è il suono dell’inevitabilità. E’ il suono della tua morte “.
Neo ha toccato il fondo, il punto dove la sfera della Fondazione, tocca la Terra, dove tutto il peso e la pressione della struttura sono concentrati in un unico punto. Questo fa resuscitare Neo. Esclama infatti, “Mi chiamo Neo”, sbarazzandosi dell’agente e fuggendo.
Proseguendo nel film l’Eletto viene colpito al cuore da un colpo di pistola. Proprio come richiede la sfera della Fondazione
La scena passa ad inquadrare quello che sta succedendo all’interno della nave, vediamo Trinity che avvicinandosi a Neo sussurra: “Non ho più paura ormai. L’oracolo mi ha detto che mi sarei innamorata e proprio l’uomo che avrei amato sarebbe stato l’Eletto. Capisci quindi, che, non te ne puoi andare. Non puoi morire. Perché io ti amo.” Tutto questo riflette perfettamente ciò che è accaduto precedentemente nella sfera della Bellezza. Trinity, che aveva accudito l’Eletto, raccoglie tutto il suo coraggio rilevandoli quell’intimo segreto che fino ad allora aveva mantenuto per se. Nella scena evoca l’Oracolo, un altro elemento fondamentale della sfera della Bellezza. Infine lo bacia introducendo la sfera del Regno.
10 – REGNO: IL DESIDERIO SI REALIZZA
Come la Bella Addormentata, Neo si risveglia con un bacio. Notate ora come le sfere della Corona e del Regno, apparentemente separate da un infinità di tempo, spazio e moto, sono essenzialmente la stessa cosa. Nella Corona, Trinity scrive all’Eletto: “Svegliati, Neo”. Nel Regno, Trinity lo sveglia per la seconda volta. Dopo aver visto che è vivo gli comanda di alzarsi in piedi. Ancora una volta come nella Corona, è Trinity a spingere Neo ad agire.
Gli agenti sparano di nuovo, ma il protagonista riesce a bloccare tutti i proiettili. Il suo desiderio è reale. Ha dimostrato di essere l’Eletto non soltanto a se stesso e ai suoi amici ma anche ai suoi avversari. Ora è in grado di modificare Matrix. Il suo desiderio ora è quello di liberare l’umanità. Allo stesso modo in cui è stato risvegliato lui, così risveglierà gli altri. Il cerchio si chiude. Lo Yitzerah Sefer sottolinea che nelle “Dieci Sephiroth del Nulla”. “Il fine è incastonato nel loro principio e viceversa “.
“Io non conosco il futuro” dice Neo. “Non sono venuto a dirvi come andrà a finire. Sono venuto a dirvi come comincerà.” In ogni viaggio in cui si compiono i desideri dell’eroe, la fine inevitabilmente va a toccare l’inizio. E’ tempo di un altro desiderio. Di un sequel.
Ah, un’ultima cosa, il film dura 136 minuti, che in numerologia (1 +3 +6) da come risultato 10, il numero di sfere presenti nella struttura ad albero. Simboleggia anche il numero di Neo cioè dell’Uno (1 +0 = 1).