b) l'assegnazione all'istituto penitenziario di Montorio di un cospicuo numero di agenti del corso di formazione presso le scuole del corpo, che terminerà presumibilmente nel settembre/ottobre 2011, mentre non risulta prevista, allo stato, alcuna assegnazione presso la sede di Verona;
c) una redistribuzione sul territorio dei detenuti «giudicabili» e «appellanti» che tenga conto della competenza territoriale dell'autorità giudiziaria da cui dipendono, redistribuzione che consentirebbe di risparmiare personale (in media si impiegano 3 agenti per ogni detenuto tradotto) e tempo, nonché, grazie alle minori percorrenze, la diminuzione dell'usura dei mezzi, delle spese per carburante, per pedaggi autostradali, per servizi di missione, per i pasti per il personale, dell'incidenza dei sinistri;
d) la disponibilità di risorse per l'installazione di apertura automatizzate dei cancelli di ingresso nei vari settori interni che porterebbero anche ad un risparmio di uomini, per il ripristino e in molti punti l'installazione ex novo, di impianti di videosorveglianza per ovvi motivi di sicurezza, per la necessaria manutenzione della struttura;
e) di poter effettuare le esercitazioni di tiro a Verona (o in zone limitrofe) presso poligoni comunali o di altre Forze armate o di polizia anziché recarsi a Udine con il conseguente spreco di risorse umane ed economiche;
f) la disponibilità di risorse per l'installazione di aperture automatizzate dei cancelli di ingresso nei vari settori interni, che comporterebbero anche un migliore utilizzo del personale, il ripristino e, in molti punti, l'installazione ex novo, di impianti di videosorveglianza per motivi di sicurezza, la necessaria manutenzione della struttura, l'incremento del numero dei detenuti addetti alle pulizie dell'istituto, per un adeguato ed indispensabile livello di igiene e salubrità dei locali interni, oggi fortemente compromesso dai drastici tagli.
IL deputato del PD Testa chiede:
“quali misure urgenti il Ministro intenda attuare al fine di garantire e rendere effettivi, oltre ai diritti della popolazione detenuta nel carcere di Montorio, anche quelli della polizia penitenziaria che deve sopportare, con grande sacrificio, enormi disagi tra i quali pesanti turni di lavoro forzati;
se intenda provvedere con urgenza allo stanziamento delle risorse indispensabili per la manutenzione ordinaria;
quali iniziative intenda porre in essere al fine di fronteggiare la grave situazione di sovraffollamento descritta in premessa, anche al fine di scongiurare il verificarsi di emergenze igienico-sanitarie”.