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Interrogazione parlamentare di Pizzetti contro i fenomeni neofascisti in provincia di Cremona: il deputato insiste e prepara un secondo round

Creato il 29 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

La condanna del fascismo è un tema estremamente serio per l’identità della nostra provincia, oltre che al di là dei confini provinciali, per l’intera Europa, dove la crisi economica sta sollecitando anche le reazioni più scomposte.

Adolf Hitler and Benito Mussolini in Munich, G...

Adolf Hitler and Benito Mussolini in Munich, Germany, ca. 06/1940. Chi ha pagato le scelleratezze dei personaggi in foto sono decine di milioni di cittadini. E la storia degli effetti del fascismo e del nazismo non è ancora finita per niente, come insegnano le cronache

Il partito neonazista greco è già terzo. In Ungheria e Romania si respira aria di regime e l’Unione europea, finora, è riuscita a frenare ma non certo a invertire la tendenza.

La provincia di Cremona corre un rischio, perché la marcia su Roma a quanto pare partì da qui e comunque i finanziamenti a quell’operazione vennero in buona parte di ricchi agricoltori di quest’area medio-padana, emiliani compresi. Farinacci condannò a morte i nonni di cremonesi che non possono dimenticare scene viste con i propri occhi: dolori, lutti, ansie, paure, tragedie che hanno colpito troppe famiglie e che non si possono chiamare “passato”. Un sistema violento e barbaro si è fatto Stato: un evento orribile che non può essere equiparato alle reazioni violente dei partigiani. Oggi purtroppo quel che conta pare far notizia anche quando si tratta di storia, e fa tanta tendenza ribaltare convinzioni consolidate, arriva anche il mafioso Dell’Utri a parlare di un “Mussolini buono”, appoggiando a diari falsi, mentre la Rai propina da anni numerose fiction su un criminale come Mussolini. Ma dove viviamo? Siccome la giunta Perri e il giornale La Provincia agiscono con estrema libertà, prendendo in giro gli antifascisti o criticandoli come fossero strani personaggi o avversari politici (per parteggiare per chi?), avranno sempre il nostro massimo sostegno (e ovviamente non solo nostro, il tema è popolare, non elitario) iniziative come quella di Pizzetti, che ha presentato un’interrogazione parlamentare.

“Una parte di risposta il governo Monti l’ha data, dicendo che nei termini in cui è, non si rileva un contrasto rispetto all’ordinamento. Ma io nel frattempo però io ho recuperato altra documentazione e su questa base voglio andare a fare un secondo round con il ministero”. Cancellieri ascolterà? Sarà ella sensibile? Ci si conta, non diremo certo: “Aspetta e spera”.

Ci sono altre carte da giocare. E sarebbe bello se per “k.o. tecnico” vincesse Pizzetti.


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