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Hans Zimmer fa il miracolo ancora una volta componendo una soundtrack spettacolare per un film altrettanto magnifico. Se avete visto il film almeno una volta, non potrete restare del tutto indifferenti alle note di No Time for Caution, riascoltabile qui. L’ultimo film di Nolan segna l’ennesima collaborazione col compositore tedesco, dopo la trilogia di Batman, Inception e The Prestige. Un sodalizio che produce sempre pellicole di altissima qualità, amplificandone il potere di conquista del gradimento del pubblico. Interstellar è un film a tratti lento, a tratti veloce, a tratti action, a tratti riflessivo. Ma non perde mai il filo conduttore della vicenda, riavvitandosi sul finale in una storia quasi ciclica ma non del tutto perfetta. La quadratura del cerchio ha preteso qualche forzatura nella trama, che un buon supporto della CGI ha reso più che accettabile. Le fisica quantistica e i problemi sulla relatività generale rappresentano l’impianto base di tutta la storia, un campo in cui è difficile destreggiarsi da profani benchè il film si sforzi in tutti i modi possibili di indorare la pillola.
Trama quindi incasinata, per un risultato probabilmente a rischio premio oscar, quantomeno per la sceneggiatura originale. Lo hanno dato a Cuaron l’anno scorso per Gravity, lo ridaranno a Nolan quest’anno. Sprecatissima la presenza nel film di Anne Hathaway, oscurata dall’ombra di McConaughy per tutto il film, nonchè quelle di Matt Damon e Casey Aflleck, nomi eccellenti per particine adatte più a degli esordienti.