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Intervento di Mongelli al 68° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine

Creato il 24 marzo 2012 da Ecodifoggia @ecodifoggia

(Ecodifoggia.it) - Foggia: Un momento di riflessione che la città di Foggia onora da diversi anni. Per ricordare il 68° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine il sindaco Gianni Mongelli, accompagnato dalle massime autorità civili e militari, ha presieduto la cerimonia in piazza Italia depositando anche una corona di fiori in memoria del tenore foggiano Nicola Ugo Stame che perse la vita nella strage nazista. Il sindaco Mongelli ha voluto sottolineare nel suo intervento l’intento di voler ricordare, con questa cerimonia, quali orrori può produrre la guerra, per cogliere l’eredità di quanti morirono nell’oscuro ventre di una montagna che per anni ha celato al mondo l’eccidio. “I nostri cuori non potranno mai chiudersi alla commozione che ancora oggi provoca il ricordo di Nicola Stame, di Teodato Albanese, di Bruno e Umberto Bucci e delle altre decine di uomini e donne trucidate alle Fosse Ardeatine. Tocca a noi, ai loro eredi ideali tenere accesa la fiamma della memoria per illuminare il cammino del riscatto nel segno della libertà. Ecco, allora, che scopriamo una delle funzioni fondamentali della memoria: evitare che si ripetano gli orrori che il nostro Paese ha conosciuto e di cui porta ancora evidenti le ferite. Quello delle Fosse Ardeatine è uno dei fatti di sangue, uno dei delitti più efferati commessi dalle truppe naziste durante l’occupazione di Roma e dell’Italia. Un massacro che non trova alcuna ragione e giustificazione neanche utilizzando le esecrabili norme che si applicano in guerra. I nostri concittadini, militari e civili, sono stati le vittime di una atrocità; vittime di uno dei tanti, troppi crimini patiti dall’umanità in quei tristi e bui anni in angoli del mondo lontanissimi tra loro ma legati dalla sottile linea della crudeltà. La memoria ha un’altra funzione necessaria: contrastare l’indifferenza che apre vuoti nelle coscienze dei cittadini più giovani e offre spazio alla negazione che tutto questo sia mai avvenuto. Che l’orco nazista abbia mangiato così tanti bambini. Nelle Fosse Ardeatine riposano i resti ed è custodita la memoria viva di chi ha pagato con la vita l’appartenenza ad un popolo e l’aspirazione alla libertà. Noi che possiamo rivendicare con orgoglio e forza tanto l’una che l’altra dobbiamo essere loro grati”.


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