Carissimi lettori, oggi vogliamo parlarvi del fenomeno “Città di ossa” con la scrittrice Cassandra Clare, autrice del libro “Shadowhunters” dal quale è stato tratto il film diretto da Harald Zwart.
Alcuni fan hanno intervistato l’autrice dopo la prima visione speciale di “Città di ossa”. Buona lettura!
Fan: C’è un personaggio, un costume di scena o una parte della scenografia che ti ha fatto pensare “wow, è esattamente come me l’ero immaginato” quando l’hai visto?
Cassandra Clare: La prima volta che ho visto la Città di Ossa ho pensato “wow, è esattamente come me l’ero immaginata”. È…non voglio rivelare troppo a riguardo, ma è veramente fantastica e incredibilmente dettagliata. Ogni piccola parte del set è diversa e mi sembrava davvero fosse un luogo reale.
Fan: L’ispirazione per la storia di Shadowhunters – Città di Ossa è venuta da una tua visita da un tatuatore. Hai dei tatuaggi? Sono ispirati ai tuoi romanzi?
Fan: A che cosa si ispira il tuo fantastico nome d’arte?
Cassandra Clare: È il nome della sorella di Jane Austen. Scriveva storie per sua sorella, è stata questa l’ispirazione.
Fan: Quale valore aggiunto darà il film alla storia per i lettori che già la conoscono e la amano?
Cassandra Clare: Penso che un film contribuisca sempre a dare altre sfumature di significato a una storia, nello stesso modo in cui lo fanno un adattamento teatrale o un pezzo musicale ispirati a una storia. Un film è un interpretazione di un libro, quindi penso che possa dare alle persone un’opportunità di vedere un’altra interpretazione del libro.
Cassandra Clare: Credo che per quanto mi riguarda sia un testa a testa tra il party di Magnus e la scena della serra con Clary e Jace che tutti conosciamo ed amiamo.
Fan: Hai mai dato un consiglio ad un attore riguardo al proprio personaggio che l’ha sorpreso?
Cassandra Clare: Non sono sicura di aver dato un consiglio che ha realmente spiazzato uno degli attori, ma ho sicuramente parlato con loro del fatto che dovevano sentirsi liberi di interpretare i personaggi per come li vedevano senza cercare di allinearsi a nessun’altra interpretazione specifica. Sai, ogni fan ha la sua opinione riguardo a com’è ciascun personaggio, ma volevo che gli attori si sentissero liberi di interpretare i personaggi per come li vedevano in prima persona.
Cassandra Clare: Penso che Harald sia il regista ideale per questo film perché in realtà non è un regista fantasy, non hai mai diretto film fantasy prima di questo. Ciò non vuol dire che non gli piaccia il genere fantasy, ma ha affrontato il progetto dal punto di vista di una persona che nei suoi lavori si è sempre concentrata sulle relazioni emotive tra i personaggi. Per questo motivo, anche in questo caso ha lavorato molto sui legami emotivi tra i personaggi, i rapporti tra di loro. Trova che sia molto importante sottolineare come ogni personaggio abbia un rapporto con ciascuno degli altri e penso che questa sia la base per rendere un fantasy realistico.
Fan: È difficile lasciare le redini della tua storia ad uno sceneggiatore e lasciare che qualcun altro trasponga le tue parole sul grande schermo?
Fan: Quando Lily è stata scelta per interpretare Clary, che consigli le hai dato per interpretare al meglio la parte?
Cassandra Clare: Quando Lily fu scelta per interpretare Clary, rimasi sorpresa, perché non mi ero resa conto che avrebbero scelto lei. Per questo motivo, credo di averle consigliato di non sentire la pressione del fatto che ci fossero molte persone legate fortemente a Clary che avrebbero voluto vedere il personaggio interpretato in un certo modo. Le ho detto di non prestare troppa attenzione al fatto che i fan volessero essere sicuri del fatto che avesse i capelli della giusta tonalità di rosso o gli occhi dell’esatta tonalità di verde, ma di cercare invece di carpire quello che secondo lei costituiva l’essenza del personaggio. Credevo molto nella sua abilità nel farlo e, da quello che ho visto, ci è riuscita appieno.