Ciao Connie, benvenuta nel blog “Divine Ribelli” e grazie per aver accettato l’intervista. Cominciamo con la prima domanda, che è d’obbligo; quando è nata la tua passione per la scrittura? Parlaci un po’ di te.
La mia passione per la scrittura è nata quando ero ancora bambina, inventavo favole! Posso dire che è nata assieme al mio amore per i libri.
Veniamo al romanzo “Stryx. Il Marchio della Strega”. Come è nato? Da dove hai tratto l’ispirazione?
Stryx, come tutti oramai sanno, è nato dal mio amore per la magia. Le streghe mi hanno sempre affascinata molto: il calderone, i gatti neri, i corvi ecc… Mi sono ispirata a La Lettera Scarlatta di Nathaniel Hawthrone e Il Crogiolo di Miller, quest’ultimo tratta della vicenda delle streghe di Salem.
Ti sei documentata su dei testi in particolare per quanto riguarda la parte storica del processo alle streghe di Salem?
Sì, mi sono documentata riguardo alla parte storica ma anche riguardo alla Salem odierna, meravigliosa città del New England. Ho parlato anche con membri della biblioteca ufficiale di questa città!
Ho notato delle influenze wiccan nel tuo romanzo, hai letto dei libri in proposito? Cosa pensi della Wicca e della cosiddetta “stregoneria moderna”?
Della Wicca moderna ho inserito solo gli elementi fondamentali, concentrandomi sulla magia seicentesca della vicenda di Sarah e Susan. Penso che la Wiccan sia una filosofia di pensiero. Chi la conosce bene sa che si basa sul rispetto dell’essere umano e sulla natura. 5) Come hai costruito i tuoi personaggi e ce ne è uno che preferisci o che ti somiglia di più? -Per Sarah e Susan mi son ispirata al rapporto con mia sorella minore, quando eravamo adolescenti. Come personaggio mi piace moltissimo Marco perché presenta molte sfaccettature, una complessità che si capisce solo alla fine del romanzo. E poi è un bel ragazzo, il che non guasta! ;)
In Stryx la figura della strega è approfondita molto bene, i cliché vengono reinterpretati in maniera originale e non è facile, vista la mole di studi e romanzi su questo argomento. Folli, sagge, depositarie di un sapere immenso, antico e tutto al femminile, o perfide megere che gran parte della letteratura ci ha tramandato. Chi sono, secondo te, le streghe? Ritieni che il tema sia attuale, considerando il ruolo della donna oggi, nella nostra società?
Il tema della strega in Stryx è una metafora della violenza sulle donne, argomento ahimè molto attuale. Alcuni uomini sono così intimoriti dal potere delle donne che preferiscono “eliminarle”. Il messaggio finale di Stryx è che tutte le donne sono “streghe”, poiché ogni donna detiene un potere particolare dentro di sé. E’ un libro molto femminista.
Presto nel blog si parlerà anche del tuo nuovo racconto “Zelda”. Intanto puoi raccontare qualcosa tu e presentarlo?
Ho scritto Zelda per tutti quelli che hanno amato Stryx. E’ un racconto destinato a un pubblico più giovane, una fiaba che avevo in cantiere. Ecco la trama: Quando Zelda riapre gli occhi, dopo aver perduto un duello a colpi di magia, si ritrova in un corpo che non è il suo. Non ha più i capelli biondi ma neri e striati di viola; indossa abiti new gothic e non i suoi soliti jeans scoloriti. Sheila, che un tempo era la sua migliore amica, ha deciso di scambiare le loro vite. Mentre è immobilizzata e in attesa di morire, Zelda ricorda il giorno in cui i poteri magici si sono manifestati: il suo sedicesimo compleanno. Non avrebbe mai immaginato di dover lottare contro la magia nera di Salem, per il rispetto di se stessa e per Paul, l'unico ragazzo mortale che l'abbia mai amata. Zelda è una fiaba urban fantasy che evoca lo stesso stile incantato e leggero dei racconti delle fate; una storia che alterna momenti di tenerezza, di azione e di coraggio. L'esperienza di una ragazzina come tante, davanti a un bivio decisivo, che scopre quanto sia difficile crescere.
Quali sono i tuoi prossimi progetti? Magari un seguito di Stryx?
Il mio prossimo libro è un paranormal romance gotico vittoriano sugli angeli dannati, ambientato a Londra nel 1894. E’ la storia di Emily, una ragazza diciottenne, debole di salute, timida, e di estrazione aristocratica. Si troverà coinvolta in una serie di omicidi a sfondo paranormale. La trama è molto più dark e sensuale di Stryx. Mi son ispirata a Jack Lo Squartatore, Il ritratto di Dorian Gray e La bella e la bestia. Curiosi? ;) Piacerà tantissimo agli amanti del paranormal e del gotico, perché la trama è fitta e intricata, piena di colpi di scena che lasceranno spiazzato il lettore!
Quale consiglio daresti a un autore esordiente?
Consiglio di non pubblicare mai a pagamento e di aspettare, con umiltà. La maggior parte degli autori dopo il primo libro, magari autopubblicato su Amazon, si sente già arrivata, invece in questo lavoro non si finisce mai di crescere.
Ho letto che la tua tesi di laurea riguarda l’impatto del fantastico nella vita quotidiana a partire dall’infanzia e il tema mi interessa molto. Come interagisce il nostro io con l’aspetto irreale e fantastico? Ci sono dei vantaggi e degli svantaggi?
Ovviamente non posso sintetizzare in poche righe la mia tesi di laurea, dirò il necessario: ognuno di noi, fin dall’infanzia, ha innato il senso del perturbante, del fantastico, basta pensare ai bambini che hanno paura del buio ma che sono attratti dalle storie dell’orrore. Il nostro io rispecchia le nostre paure nel mondo reale. Poniamo il Soldatino di stagno di Andersen: a chi non è capitato di sentirsi osservato da una bambola di porcellana, da un giocattolo, nella penombra della stanza? Cerchiamo di affrontare le nostre paure riflettendole nella vita reale. Grazie mille per la tua disponibilità.
Grazie a te Francesca, saluto tutti i lettori del tuo blog e ricordo che stralci delle mie opere sono disponibili gratuitamente nel mio blog www.conniefurnari.blogspot.it
Grazie a te Connie per l'intervista! :-)
L'autrice
I blog di Connie:
http://www.stryxilmarchiodellastrega.blogspot.it/
http://www.conniefurnari.blogspot.it/