Magazine Attualità

Intervista a Corrado “Dirty” Girardi, l’altro volto del rap a X Factor 8

Creato il 31 dicembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Retrò Online ha avuto il piacere di intervistare Corrado Girardi, in arte Dirty, giovane esponente della musica rap torinese che quest’anno ha preso parte alle fasi iniziali di X Factor 8 e che ha raccontato la sua esperienza.

Dirty, possiamo dire che questo è un momento d’oro del genere rap? Uno dei massimi successi discografici di quest’anno in Italia è un rapper, Fedez. Ma secondo te, data la tua recente esperienza, il genere è abbastanza trasversale per ritagliarsi uno spazio nei talent, che in teoria dovrebbero rispecchiare gusti e tendenze dei più?

Il rap nei talent è una sfida molto interessante, ma a mio avviso il pubblico non è ancora pronto per questa svolta. Diciamo che non è pronto a una piena fruibilità del genere. Spesso il pezzo dev’essere accompagnato da un ritornello molto melodico, principalmente cantato da una voce femminile. Questo discorso vale per i singoli di maggior successo: tu mi citi Fedez, che ci insegna che la Michielin (ex concorrente di X Factor, ha collaborato alla realizzazione del singolo Magnifico, ndr) è un’ottima presenza per rendere un singolo un fenomeno commerciale per tutto l’anno, e anche oltre. Riprendo anche un commento di Fedez sull’argomento, che ritengo abbia pienamente espresso il concetto: è vero che il rap è in un periodo d’oro, è vero che i giovani fruiscono ampiamente e in gran percentuale del genere rap, perché sta andando sempre di più e riesce a parlare maggiormente con i giovani. Tuttavia, il talent non è davvero ancora pronto, e credo che l’eliminazione del rapper in gara (Diluvio) sia stata un’ulteriore riprova di ciò che intendo.

Parliamo della tua carriera passata: gli ultimi anni sono stati fondamentalmente segnati dall’esperienza Royal Rhymes e dalla collaborazione con Fred De Palma. Dirty, ci racconti com’è iniziata e com’è stata questa esperienza?

Il progetto Royal Rhymes è nato in maniera molto spontanea, da un classico scambio di numeri fra amici in comune: siamo entrati in contatto e abbiamo deciso di formare un gruppo rap e di scrivere un disco. La collaborazione è sempre andata avanti negli anni, perché reputo che Fred sia uno dei migliori rapper della nuova scuola italiana ed è sempre stato stimolante avere a che fare con lui, sia da un punto di vista artistico sia umano. Anche quest’anno siamo stati insieme durante un tour, l’MTV Spit Tour, che ha permesso a tutti i freestylers d’Italia di entrare in competizione per poter poi eventualmente accedere al programma. In definitiva, è una collaborazione spontanea che continua in modo assolutamente spontaneo.

Dirty, in un post dello scorso settembre sulla tua pagina Facebook, mentre annunciavi la tua partecipazione a X Factor 8, hai dichiarato che ormai la categorizzazione come rapper ti sta forse un po’ stretta. Dobbiamo aspettarci un’evoluzione di genere nei tuoi prossimi lavori? In che direzione?

Quel post l’ho scritto per esprimere un concetto che sicuramente trasparirà dai miei lavori futuri: è vero che la categorizzazione del rapper mi mette in una scatola “giusta”, in quanto io fruisco del genere rap per esprimermi e per creare, ma sicuramente mi lascerò influenzare da altri stili, le soluzioni melodiche verranno a far parte di questi nuovi lavori in una percentuale molto importante. Magari sarà solo un’evoluzione del rap, non necessariamente un cambio di stile.

In occasione delle audizioni a X Factor 8 ti sei presentato con delle strofe scritte sulla base di Formidable di Stromae, riscontrando un grandissimo successo tra i giudici, su tutti Fedez e Morgan. Quello che hanno apprezzato di più di Dirty è stata la capacità di scrittura: ci racconti di come hai iniziato a scrivere? Hai sempre e solo scritto testi musicali o ti sei cimentato anche in altro?

Per me la scrittura è una componente fondamentale da sempre. Da quando ho iniziato ad andare a scuola l’unica materia in cui andassi bene era italiano: mi piace leggere, mi piace scrivere. Non ho scritto sempre e solo testi musicali, ma è successo l’inverso: molto miei diari e quaderni, in cui raccoglievo pensieri o anche solo delle frasi mie, poi si sono trasformati in canzoni. Comunque mi ha fatto molto piacere il giudizio di tutti e quattro i giudici, e in particolar modo, come hai detto tu, quello di Morgan e Fedez, perché mi sembravano molto umani come commenti riguardo a ciò che avevo fatto. L’ho apprezzato molto anche perché tutti i miei lavori futuri saranno basati su una scrittura un po’ differente, incentrata su tematiche precise e anche più introspettive.

C’è un motivo particolare che ti ha spinto a scegliere un brano di Stromae come biglietto da visita a X Factor?

La scelta dell’instrumental di Formidable di Stromae è stata semplicemente dettata dalla mia grande passione per questo artista. Il disco Racine carrée nel suo complesso mi ha molto stupito per le varie contaminazioni di genere che contiene. E’ una cosa che Stromae ha sempre fatto, mischiando diversi generi: la dance con suoni più tribali, unita a ritornelli molto incalzanti e a una voce cristallina, che esprime un sacco di emozioni. In particolare ho scelto Formidable perché c’è questa dualità interna alla canzone stessa, dove lui dice che credeva di essere ‘formidable’, ma forse non lo era così tanto. Questo testo rispecchia il mio carattere, perché tendo ad essere molto insicuro. Anche se, di solito, il rapper si porta dietro un’aura di sicurezza, da spaccone, per me non è così: sono molto insicuro di ciò che faccio e quel brano mi rispecchiava molto, quindi ho deciso di scriverci.

Altri tuoi modelli o fonti di ispirazione?

Mi piace molto spaziare nell’ascolto della musica. Nonostante ciò che si potrebbe pensare, sono un rapper che ascolta poco rap. Diciamo un 40% di rap e un 60% di altri generi: ultimamente sono di nuovo all’ascolto di Paolo Nutini, ho anche apprezzato molto l’ultimo disco di John Legend. Tendo a farmi contaminare da qualsiasi genere o canzone che riescano ad esprimermi qualcosa.

Dirty, ci fai una tua personale Top 5 di rapper della scena italiana e un’altra del panorama rap internazionale?

Italiana: Marracash, Salmo, Dargen, Fred De Palma e MadMan. Internazionale: Kanye West, Jay-Z, J. Cole, MGK e Kendrick Lamar.

Dopo aver parlato del tuo passato, vorrei chiederti se hai qualcosa in cantiere. Hai dei progetti, stai lavorando a qualcosa?

Sto lavorando al disco nuovo, e ci voleva, dato che sono stato molto fermo in questi anni, se non contiamo, appunto, le collaborazioni con Fred De Palma. Sarà un disco molto complesso, in primis per questa ragione dello standby artistico, ma anche perché ci sto lavorando appieno: sto anche curando le produzioni. Attualmente sono in scrittura, sto anche già registrando qualche provino. Sono abbastanza soddisfatto  del lavoro, spero possa arrivare a compimento nel migliore dei modi.

Se qualcuno volesse iniziare o continuare a seguire Dirty e il suo rap sui generis, potrà trovarlo sui vari social network.
Facebook: officialdirty; Twitter: @sonodirty; Instagram: officialdirty.

La redazione di Retrò ringrazia Corrado Girardi e Federico Conti per il lavoro di regia e montaggio.

Tags:Dirty,Fedez,Fred De Palma,Racine Carrée,Rap,rapper,Royal Rhymes,stromae,X Factor 8 Next post

Articolo piu recente.

Related Posts

MusicaSocietà & Cultura

Stromae: da Fazio un assaggio del formidable artista prima del concerto

Società & Cultura

Intervista a Daniboy, il rapper di “Juve campioni d’italia”


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :