Intervista a Dario Mastromattei blogger di "ArteWorld"

Creato il 26 gennaio 2015 da Artesplorando @artesplorando

Era da un po' di tempo che Artesplorando non intervistava un giovane studente-blogger. Ed è con grande piacere quindi che oggi vi presento Dario, curatore del blog "ArteWorld"Vorrei che per cominciare ti presentassi, chi sei, quali studi fai o hai fatto, quando e perchè hai iniziato a scrivere il blog, e qual è lo scopo, la missione, il fine che ti sei prefissato diventando blogger.
Un saluto a tutti, sono Dario Mastromattei, ho 22 anni, frequento l'Università degli studi "La Sapienza" con indirizzo "Studi storico-artistici"; ho frequentato il liceo classico ed ho deciso di proseguire tali studi dedicandomi al mondo artistico. Il mio blog, Arteworld, nasce agli inizi di Febbraio 2013, con il fine di enunciare all'interno di un semplice blog le mie conoscenze sul mondo artistico, rendendole accessibili a chiunque fosse interessato, attraverso un lessico semplice e spiegando i concetti in modo chiaro e diretto.L'obiettivo finale di Arteworld è semplicemente quello di voler ampliare quanto più possibile presso il pubblico italiano la conoscenza del mondo artistico, per mezzo di analisi di opere d'arte, biografie degli artisti e molto altro.
Qual è il tuo rapporto, il tuo approccio con il luogo per eccellenza che custodisce le opere d'arte, cioè il museo: sei più da "turistodromo" o preferisci piccoli musei poco frequentati e quale ti sentiresti di consigliare ai lettori di Art'esplorando.
Il museo rappresenta il punto di incontro perfetto tra il pubblico e l'arte: si è discusso molto sull'obiettivo di quest'ultimo e della sua evoluzione fin dalla sua origine; personalmente, vivendo in un paese abbastanza piccolo ho potuto visitare non tantissimi musei, ma grazie a dei viaggi all'estero (in particolare Parigi) ho potuto apprezzare la bellezza dei Musei ed ovviamente delle opere contenute al loro interno. Ammetto di essere affascinato dai musei più grandi e famosi, come ad esempio il celebre Louvre, ma sono convinto che l'arte non debba essere necessariamente catalogata all'interno di una struttura, ma è possibile scoprirla anche tra le strade di una qualsiasi cittadina.Nonostante ciò, consiglio a tutti gli appassionati d'arte di recarsi almeno una volta a Parigi, la quale, oltre ad essere una splendida metropoli che mescola perfettamente bellezza e tranquillità, dispone di alcuni musei che meritano di essere visitati almeno una volta nella vita: tra questi suggerisco una visita al Louvre, al Musée d'Orsay e anche al Trocadero.
Che rapporto hai con le mostre? oggi spesso diventano eventi mediatici molto pubblicizzati, ma alla fine di poca sostanza. Quali sono le mostre che preferisci e se vuoi fai un esempio di una in particolare che ti ha colpito.
Le mostre in Italia stanno prendendo sempre più piede tra le persone grazie alla diffusione e alla comunicazione dei "Mass media"; personalmente, come già detto prima, vivendo in una piccola città non ho avuto il piacere di poter visitare moltissime mostre famose o piccoli musei. Se devo dire la mia, preferisco prima documentarmi su una particolare opera che mi interessa, sapere dove è conservata, e successivamente andare a tale museo, se possibile. In sintesi prefersico organizzare delle "gite" personalizzate, ma se c'è l'occasione di poter partecipare a qualche mostra importante o meno, di certo non mi tiro indietro.
Se fossi il ministro dei Beni Culturali e il Presidente del Consiglio ti desse carta bianca, quale sarebbe il tuo primo provvedimento?
Se avessi la possibilità di poter essere il Ministro dei Beni Culturali cercherei per prima cosa di avvicinare i giovani al mondo dell'arte, cercando in ogni modo di realizzare degli eventi che possano compiacere questa fascia di pubblico. Ricordiamo che la salvaguardia del passato dipende anche da chi verrà dopo, e quindi è giusto iniziare a dare qualche insegnamento ai ragazzi sul proprio passato storico.
Cosa proporresti di leggere a una persona che si avvicini per la prima volta alla storia dell'arte? un testo scolastico, un saggio, una monografia...
Ad un ragazzo che si avvicina al mondo dell'arte, stando soprattutto ai miei studi universitari, consiglierei di leggere i libri di Panofsky, in particolare “Iconologia e Iconografia”. Nonostante il titolo possa sconcertare, poiché è difficile dare una definizione di iconologia e iconografia nel caso in cui non si è studiato, in realtà il libro è molto facile, e le opere di cui tratta sono spiegate per filo e per segno in modo semplice e diretto. Questo libro mi ha permesso di appassionarmi al mondo dell'arte ulteriormente senza ricorrere a paroloni o a concetti difficili, quindi lo consiglio a pieni voti.
Arriva il Diluvio Universale e tu hai la possibilità di mettere qualche opera d'arte nell'arca di Noé, quali sceglieresti?
Nel caso di un Diluvio Universale (incrocio le dita affinché non arrivi, eheh), se potessi salvare qualche opera d'arte, cercherei senza dubbio di salvare tutto quello che si trova al Louvre: in particolare vorrei portare con me “Le nozze di Cana” di Paolo Veronese, ma dubito che le sue dimensioni mi permettano di infilarlo dentro una barca con facilità; vorrei salvare anche però “La torre di Babele” di Pieter Bruegel il Vecchio, o ancora “Autoritratto con un amico” di Raffaello Sanzio. Spero di non trovarmi mai in una situazione del genere perché scegliere tra queste opere quali salvare sarebbe veramente difficile!
Con quale artista (anche non più tra noi!) ti sentiresti di uscire a cena o a bere qualcosa? e perchè?
Avendo la possibilità di poter bere un caffè e scambiare due chiacchiere con qualche artista famoso, mi piacerebbe molto cercare di capire qualcosa in più della genialità di Leonardo da Vinci; senza dubbio è stato uno tra gli artisti ed inventori più grandi della storia, e mi piacerebbe capire qual'è il segreto della sua bravura, e magari svelare il motivo delle sue scelte e i processi che hanno portato alla creazione di quadri come “La Gioconda”.
Oggi in TV e alla radio non c'è molta arte, e cultura in generale. Tu cosa consiglieresti di guardare (o ascoltare) al lettore di Artesplorando. Può anche essere un programma non prettamente d'arte, ma al cui interno ci sia un'approfondimento artistico. In onda ora, ma anche nel passato(ovviamente valgono anche le web-tv).
A causa della scarsa presenza di programmi che approfondiscano il mondo dell'arte nella televisione italiana, anche io, purtroppo, non potrei segnalare alcun programma in particolare. Essendo però molto appassionato del mondo informatico, suggerirei ai lettori di Artesplorando di costruirsi una propria “cultura”, creare un percorso autonomo, dove è la curiosità che deve spingere l'utente a cercare sempre di più; il materiale non manca: libri, Wikipedia, Google Art Project, OPAC, YouTube... Non serve necessariamente una trasmissione, basta la sete di conoscenza.
In un ipotetico processo alla storia dell'arte tu sei la difesa, l'accusa è di inutilità e di inadeguatezza ai nostri tempi, uno spreco di tempo e di soldi. Fai un'arringa finale in sua difesa.
“Caro giudice, vorrei rispondere all'accusa di inadeguatezza e arretratezza all'imputato “Storia dell'arte” dicendo che se non fosse per quest'ultima, noi semplicemente non saremmo qui. Ricordiamo che tutto ciò che esiste oggi, lo si deve semplicemente al passato: i monumenti hanno fatto grande Roma e tutto l'Impero nel passato, e così gli uomini che le hanno realizzate. Distruggere ed eliminare la Storia dell'arte sarebbe come premere il tasto reset su un computer e cancellare tutti i dati presenti e proseguire però sempre nella stessa direzione, e sarebbe un vero e proprio paradosso. La cultura è la base della libertà, più si sa del nostro passato e meglio possiamo vivere il nostro presente e costruire il futuro. Se la “Storia dell'arte” fosse davvero inutile, allora perché Van Gogh, Monet, Kandinsky, Leonardo da Vinci, Raffaello Sanzio e tanti altri prima e dopo hanno deciso di intraprendere questa strada? Di certo non erano uomini senza senno, ma sono stati considerati dei geni o precursori di movimenti che hanno scritto la storia. Noi senza la “Storia dell'arte” saremmo come dei bambini che hanno deciso di abbandonare i propri genitori nonostante quest'ultimi non abbiano fatto nulla di male, anzi ci hanno guidato e protetto da tutti gli errori che avremmo potuto commettere”.
Concluderei con una bella citazione sull'arte, quella che più ti rappresenta!
Non ho una citazione in particolare che mi possa rappresentare in Arte, ma dovendo scegliere, apro con piacere il libro “I Fiori del male” di Charles Baudelaire e lascio qui una quartina che ho trovato dal sonetto “Un sogno di Parigi”, che a mio avviso riesce a creare perfettamente l'immagine nella mente del lettore con pochissime parole, proprio come un artista fa con una tela e un pennello:
“Insouciants et taciturnes,Des Ganges, dans le firmament,Versaient le trésor de leurs urnesDans des gouffres de diamant.”
Grazie a Dario per la disponibilità e un imbocca al lupo per il suo progetto. Lo trovate all'indirizzo www.arteworld.it. Buona lettura e alla prossima intervista!

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