Non c’è due senza tre…
Intervista a Francesca Panzacchi 2 votes, 5.00 avg. rating (99% score)È il secondo riconoscimento importante riferito al libro di Francesca, prima è arrivato il terzo posto al Premio Il Delfino 2012, ora questo prestigioso piazzamento.
La prima domanda, quindi, viene spontanea:
1. Francesca, non c’è due senza tre?
E chi lo sa! Già il fatto che il mio romanzo d’esordio abbia conseguito ben due premi così prestigiosi è un fatto straordinario e inaspettato.
2. Esprimi il tuo stato d’animo riferito alla notizia?
Gioia assoluta, mista a stupore.
3. Cosa significa per te LA CASA DI SVEVA?
È il libro che forse sento più mio, il primo romanzo che ho scritto e pubblicato. Sono le mie emozioni più profonde a dar vita ai due protagonisti.
4. Perché piace il tuo libro?
Perché è autentico, diretto e non lascia scampo.
5. LA CASA DI SVEVA avrà un sequel?
Sì, uscirà nel 2013 sempre con Ciesse Edizioni (per ora massimo riserbo, ndr).
6. Chi è Francesca Panzacchi oggi?
Una scrittrice che crede fortemente in quello che fa.
7. Cosa vorrebbe diventare Francesca Panzacchi?
È una domanda difficile… Io sto seguendo un percorso lastricato di sogni che si stanno realizzando uno dopo l’altro al mio passaggio. Non credo di poter chiedere di più.
Grazie Francesca.
LA CASA DI SVEVA: Sveva si ritrova suo malgrado rinchiusa nella sua stessa casa per mano di un uomo che viene da un passato lontano e che solo dopo qualche tempo riesce a riconoscere. Tra loro si crea un legame ambivalente e pericoloso che nel finale si traduce in un’inversione di ruolo tra i due protagonisti. Noir a sfondo psicologico la cui peculiarità risiede in un’attenta introspezione dei personaggi che emerge soprattutto dai dialoghi.
Francesca Panzacchi