Ho naturalmente riletto Tarzan. Mi ha colpito molto. I racconti di Tarzan, ad esempio, non li avevo mai letti prima. Lettura affascinante, ma non per copiare, anzi mi è stata utile per scrivere storie totalmente diverse che non c’entrano proprio nulla. Ho anche letto parecchi romanzi di Wilbur Smith perché sono pieni di suggestioni, ma poi non ho né citato, né raccontato storie che ha già raccontato lui, per il semplice motivo che le aveva già raccontate lui e andava già bene così. L’ispirazione per me, spesso funziona al negativo. Leggo quanto posso leggere su un certo argomento, in modo da poter trovare una strada personale. Credo che il tempo del citazionismo e degli omaggi, che è stato molto importante negli anni '80 e '90, oggi sia finito o meglio che non abbia più lo stesso slancio delle origini. Circola molta stanchezza dopo aver continuato per due decenni e passa a sentir raccontare storie piene di citazioni-di citazioni-di citazioni. Almeno si cerchi di non fare citazioni troppo risapute… e si cerchi di non esibirle per fare bella figura. E’ la storia che conta, il narratore deve SPARIRE dentro la storia. Non solo il narratore attuale, anche i narratori precedenti. Una cosa nuova, non è mai interamente nuova, ma almeno che si sforzi di apparire nuova, altrimenti sarà sempre più bello l’originale che è diventato un classico mica per caso!
Ho naturalmente riletto Tarzan. Mi ha colpito molto. I racconti di Tarzan, ad esempio, non li avevo mai letti prima. Lettura affascinante, ma non per copiare, anzi mi è stata utile per scrivere storie totalmente diverse che non c’entrano proprio nulla. Ho anche letto parecchi romanzi di Wilbur Smith perché sono pieni di suggestioni, ma poi non ho né citato, né raccontato storie che ha già raccontato lui, per il semplice motivo che le aveva già raccontate lui e andava già bene così. L’ispirazione per me, spesso funziona al negativo. Leggo quanto posso leggere su un certo argomento, in modo da poter trovare una strada personale. Credo che il tempo del citazionismo e degli omaggi, che è stato molto importante negli anni '80 e '90, oggi sia finito o meglio che non abbia più lo stesso slancio delle origini. Circola molta stanchezza dopo aver continuato per due decenni e passa a sentir raccontare storie piene di citazioni-di citazioni-di citazioni. Almeno si cerchi di non fare citazioni troppo risapute… e si cerchi di non esibirle per fare bella figura. E’ la storia che conta, il narratore deve SPARIRE dentro la storia. Non solo il narratore attuale, anche i narratori precedenti. Una cosa nuova, non è mai interamente nuova, ma almeno che si sforzi di apparire nuova, altrimenti sarà sempre più bello l’originale che è diventato un classico mica per caso!
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